Ue più morbida verso l’Italia flessibilità sisma e migranti

Dopo tanti stop giunti dall’Unione europea nel recente passato, oggi c’è stata una apertura. Il Commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici, a margine dei lavori del Fmi, ha annunciato che: «Bruxelles valuterà la flessibilità per le spese per la crisi dei rifugiati, o un terremoto, o per un paese che soffre attacchi terroristici». E spiega anche perché: «In Italia, c’è una minaccia populista. È per questo che sosteniamo gli sforzi di Renzi affinchè sia un partner forte all’interno dell’Ue».
I toni di Moscovici, dunque, risultano molto più concilianti di quelli del presidente Jean Claude Juncker che aveva invitato il premier Matteo Renzi a smettere di chiedere flessibilità perché «Nel Patto di stabilità, che non deve essere un patto di flessibilità, abbiamo già introdotto molti elementi di flessibilità combattendo contro chi sapete e senza i quali elementi l’Italia quest’anno avrebbe potuto spendere 19 miliardi di meno».
Il francese, da Washington argomenta: «Dobbiamo aiutare i paesi che portano avanti riforme strutturali affinchè possano avere più tempo, lo abbiamo fatto con l’Italia. Abbiamo detto che saremmo pronti a considerare spese per la crisi di rifugiati o un terremoto o un Paese che soffre attacchi terroristici come il Belgio. Si tratta di flessibilità precise, limitate e chiaramente spiegate. In generale un Paese deve rispettare i criteri e ridurre il debito, è il principale problema di Italia e Belgio».
Evidentemente l’ondata populista ed antieuropeista spaventa i commissari, aprendo al premier Renzi inaspettati margini di manovra in vista della presentazione definitiva del Def davanti alla Commissione europea.