A Capodistria: “fotografia zero pixel” da sabato 12 fino al 30 dicembre

S'inaugura sabato 12 dicembre, alla Comunità degli Italiani di Capodistria, la mostra “Fotografia Zero Pixel”, con opere di 16 artisti, noti a livello internazionale ed emergenti. Attraverso la fotografia tradizionale e creativa su pellicola gli autori interpretano con varie tecniche i temi dell’alimentazione e del cibo.
Inaugurazione alle ore 19 di sabato nella sala espositiva di Palazzo Gravisi Buttorai, in via del Fronte di Liberazione n. 10, con l'introduzione degli organizzatori e fotografi Annamaria Castellan, Massimiliano Muner e Michela Scagnetti, assieme al presidente della Comunità degli Italiani di Capodistria, Mario Steffè, al maestro fotografo e direttore artistico dell'iniziativa, Ennio Demarin e al critico d'arte Dejan Mehmedovič. La mostra sarà visitabile fino al 30 dicembre, a ingresso libero, dal lunedì al sabato, dalle ore 10 alle 18.
L'iniziativa fa parte della rassegna “Fotografia Zero Pixel”, promossa dalle associazioni Acquamarina e Officina Istantanea di Trieste per riavvicinare all'arte e alle antiche tecniche della fotografia tradizionale, che permettono una grande ricchezza di sfumature cromatiche e di scelte creative. Iniziata in novembre a Trieste, con mostre, incontri, presentazioni di libri e workshop di fotografia analogica, la rassegna prosegue ora con la mostra collettiva a Capodistria, e poi con altri appuntamenti fino ad aprile, a Gorizia e Pieve di Cadore.
La mostra è coorganizzata e copromossa dalla Comunità degli Italiani "Santorio Santorio" di Capodistria, nell'ambito del programma culturale della Comunità autogestita della nazionalità italiana di Capodistria, con il sostegno del Comune Città di Capodistria e del Ministero per la Cultura della Repubblica di Slovenia.
A Palazzo Gravisi Buttorai di Capodistria vengono esposte una settantina di foto, dalle piccole alle grandi dimensioni, realizzate dai 16 autori con tecniche a collodio umido, off camera, stampa ai sali d'argento e tecnica Beer, fino ad esempi creativi di sviluppo istantaneo Polaroid. Vi appaiono opere di maestri ed esordienti, in vario modo legati a Trieste, quali: Alberto Bastia, Daniele Berdon, Serena Bobbo, Ugo Borsatti, Annamaria Castellan, Ennio Demarin, Giacomo Frullani, Marcus Gabriel, Nello Gonzini, Massimiliano Muner, Michela Scagnetti, Tullio Stravisi, Luigi Tolotti, Paolo Toniati, Ezio Turus, Vito Vecellio. Il tema interpretato è il cibo, scelto anche in riferimento a quello proposto all'attenzione mondiale dall'Expo 2015 di Milano.
Direttore artistico dell'iniziativa è il Maestro fotografo Ennio Demarin, triestino noto a livello internazionale per le sue sperimentazioni con Polaroid e per i suoi lavori fotografici nei più svariati campi: dalla moda, alla pubblicità, al ritratto, al reportage.
La rassegna “Fotografia Zero Pixel” è alla seconda edizione, e alla prima in Slovenia. Puntando a dar vita a un appuntamento annuale internazionale, coinvolgendo il Nordest italiano, Slovenia, Croazia ed Austria, Fotografia Zero Pixel si trasferirà poi in gennaio, con le sue mostre e iniziative collaterali, in gennaio alla Biblioteca Statale Isontina di Gorizia e in marzo a Pieve di Cadore.
Fotografia Zero Pixel, che nel 2014 ha totalizzato 6.000 presenze, anche di comitive scolastiche, conta sul sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Direzione Centrale Cultura, e la collaborazione di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste, Comunità degli Italiani di Capodistria, Biblioteca Statale Isontina, Libreria e Antico Caffè San Marco, CRAF (Centro Ricerca Archiviazione di Fotografia) di Spilimbergo, Magnifico Comune di Pieve di Cadore, Museo dell’Occhiale, ZKB - Banca di Credito Cooperativo del Carso, Spaziowhite, Attualfoto.