Trovato il “tesoro” di Montecassino, sequestrato mezzo milione di euro all’ex abate

Le mura del monastero di Montecassino non remavano così dai tempi del disastroso bombardamento alleato della seconda guerra mondiale ed anche se oggi non vi sono macerie fisiche quello che si abbattuto sul monastero è un vero disastro. Un vero e proprio terremoto mediatico giudiziario. La guardia di finanza del Nucleo di polizia tributaria del Comando provinciale di Frosinone ha infatti notificato all'ex abate dell'abbazia, Pietro Vittorelli ed al fratello Massimo, un decreto di sequestro per 500 mila euro che secondo le indagini sarebbero stati sottratti dalle casse del monastero benedettino ed utilizzati per scopi personali. La somma sottratta avrebbe dovuto essere utilizzata dall'allora Caritas diocesana. Pietro Vittorelli ha lasciato il monastero benedettino due anni fa. Con l'arrivo di Papa Francesco l'abbazia ha subito una vera e propria rivoluzione ed ha vissuto momenti difficili con una sorta di ispezione interna scaturita proprio dal sospetto di ammanchi di notevole entità. Lo scorso anno con la nomina di Donato Ogliari quello che considerato il 'faro della cristianità in Europa' ha ripreso ad essere fulcro di cultura e punto di riferimento non solo per i fedeli ma anche per le migliaia di turisti che la visitano. La rivoluzione di Papa Francesco ha portato anche all'accorpamento delle Diocesi di Cassino e Sora e alla nuova gestione della Caritas. Insomma la scoperta del tesoretto sparito non è una sorpresa negli ambienti ecclesiastici, Viene da chiedersi quanti "Montecassino" vi sono in Italia dove le attività economiche delle curie e dei vari ordini religiosi sono imponenti e spaziano dalla ristorazione all'editoria, dai servizi sociali e quelli sanitari.