Tasse arretrate, l’ennesima proroga del fisco

Il fisco conferma ancora una volta che il miglior sistema per combattere l'evasione fiscale è quello di convincere gli evasori stessi a ritornare sui propri passi. Un approccio simile a quello usato (anche recentemente) a chi ha portato (illegalmente) capitali all'estero senza dichiararli, con la differenza che in questo caso non si ricorre a tassazioni agevolate, ma a ulteriori dilazioni di pagamento.

Niente sconti o regali, dunque, per chi non riesce a far fronte alle proprie incombenza fiscali (per chi scappa col salvadanaio si, ndr), al massimo una proroga dei tempi per poter pagare a rate. Di questi tempi è meglio di nulla, ma la possibilità di ottenre degli sconti, magari a fronte della dimostrazione di effettiva indigenza, sarebbe stata una novità molto apprezzata.

Nel caso specifico, dunque, il decreto Milleproroghe (convertito in legge) consente a chi ha saltato troppe rate nei pagamenti dilazionati delle cartelle di Equitalia, entro il 31 dicembre può rimettersi in carreggiata. La domanda di riammissione alla rateazione a Equitalia deve essere presentata entro il prossimo 31 luglio.

Per chi sarà riammesso alla dilazione la decadenza dal beneficio scatterà con il mancato pagamento soltanto di due rate anche non consecutive e non più di otto rate. Il nuovo piano di dilazione si potrà estendere fino a un massimo di 72 rate mensili e non sarà ulteriormente prorogabile, anche in caso di grave e comprovata difficoltà economica

A seguito della richiesta di riammissione alla dilazione, Equitalia non potrà più avviare nuove azioni esecutive come il pignoramento o l'espropriazione. Rimangono invece confermate eventuali misure cautelari o esecutive già disposte in passato, anche se la procedura espropriativa non può più proseguire.