RIMOZIONE DELLE ARMI CHIMICHE E SPEDIZIONI UMANITARIE, IL CONTRIBUTO DELL’ITALIA IN LIBIA

Nel contesto del sostegno internazionale al Consiglio Presidenziale libico e al GNA guidato dal Premier Al-Serraj, l’Italia ha preso parte attiva alla pianificazione e allo svolgimento dell’operazione di rimozione dei rimanenti precursori di armi chimiche ancora presenti in territorio libico per la loro successiva distruzione.
L’Italia ha, fin dall’inizio, contribuito al successo dell’operazione, facilitando, in particolare, il prelievo di alcuni campioni di tali sostanze. Successivamente, ha assicurato l’accompagnamento con unità della Marina Militare e il monitoraggio della Guardia Costiera alle navi danesi impegnate nel trasporto degli agenti chimici ai fini della loro distruzione in Germania.
L’operazione avviene, nel suo complesso, sotto l’egida dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche e con l’approvazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Non solo. Nella giornata di ieri, 1 settembre, è arrivato all’aeroporto di Misurata in Libia un C-130 della nostra Aeronautica Militare che trasportava una nuova spedizione di farmaci e di supporti sanitari destinati all’ospedale della città ed a quelli limitrofi di Harawa e Beni Walid, le strutture sanitarie maggiormente sotto pressione a seguito del conflitto in corso con Daesh nell’area di Sirte.
Si tratta della quarta spedizione di farmaci realizzata in Libia dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo negli ultimi mesi - consistente in oltre 5 tonnellate di medicine e supporti medici – con cui sarà possibile garantire le cure di base a circa 10.000 persone per 3 mesi e cure specifiche a 100 feriti di guerra.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Base umanitaria delle Nazioni Unite di Brindisi e risponde ad una richiesta di assistenza urgente delle Autorità del Governo di Accordo Nazionale libico nell’ambito di un ampio pacchetto di aiuti umanitari deciso dall’Italia a sostegno delle categorie più vulnerabili della popolazione civile libica, del valore complessivo, dall’inizio dell’anno, di oltre 2,5 milioni di euro di euro.