Quarant’anni dalla morte di Pasolini, iniziative da Lubiana a Pordenone

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Dal 10 aprile il Kinodvor di Lubiana, in Slovenia, proporrà le immagini provenienti dall'Archivio fotografico Cinemazero Images per ricordare il poeta, regista e scrittore Pier Paolo Pasolini, ucciso nei pressi di Roma in circostanze mai davvero chiarite (1975). Lo stesso Cinemazero di Pordenone presenterà una serie di iniziative a cominciare dalla mostra fotografica dei lavori di Deborah Beer, la sola fotografa presente alle riprese dell'ultima opera cinematografica del regista di natali bolognesi, "Salò o le 120 giornate di Sodoma".

Il patrimonio conservato a Pordenone è molto importante a livello internazionale. Le stesse foto raccolte sul set cinematografico di Salò hanno un valore documentale notevole: “La ragione profonda che mi ha spinto a fare il film - disse Pasolini - è il vedere ciò che oggi il Potere fa della gente: la manipolazione totale, completa, che il potere sta facendo delle coscienze e dei corpi della gente”. Ispirato al libro "Le 120 giornate di Sodoma" del Marchese de Sade, il film fa esplicito riferimento al periodo della Repubblica di Salò ed ha attraversato molte vicissitudini per arrivare nelle sale cinematografiche, compresi il furto di alcune bobine in sede di lavorazione ed il sequestro da parte della Procura di Milano (il produttore, Alberto Grimaldi, finì perfino in carcere).

Cinemazero è impegnato da tempo in un'opera di ricerca e divulgazione grazie alla Mediateca e non solo: la prima retrospettiva su Pasolini venne fatta qui a Pordenone nel lontano 1979 e fu proprio Cinemazero ad acquisire il Fondo Bachmann, specializzato in cataloghi e molto altro relativo a festival e repertori filmici (1994).