Il lascito di Obama è la storia o il veleno?

Il lascito di Obama in politica estera, a pochi mesi dall'addio alla Casa Bianca, è talmente controverso a seconda di chi lo giudica che propone il dubbio latino “in cauda historia” o “in cauda venenum”? Sì, perché aver depennato dalla lista nera dei nemici dopo 54 anni Cuba e dopo oltre 30 l'Iran degli ayatollah, da una parte è giudicato uno storico contributo alla pace, dall'altra un pericoloso cedimento pieno di rischi.
I democratici considerano la doppia svolta un viatico per vincere le elezioni presidenziali di novembre, i repubblicani sono invece decisi a combattere in Parlamento una strenua battaglia. E il Presidente, improvvisamente decisionista, come risponde? Se Renzi ogni volta che sente odor di bruciato alle Camere pone la fiducia, lui ha già detto che opporrà il veto.
La pace con Cuba è osteggiata in particolare dall'ultimo 'rampollo' dei Bush, a lungo governatore della Florida, la “Lampedusa degli States” dove per anni approdavano gli oppositori di Castro, l'accordo con Teheran suscita la durissima reazione di Israele che non si fida della buona fede iraniana quando promette che userà il nucleare soltanto con obiettivi civili e non con scopi militari.
Il lungo e complesso negoziato con gli ayatollah ha chiuso 12 anni di gelo e oltre 30 di inimicizia. Nel palazzo ottocentesco dei Coburgo a Vienna i rappresentanti dei 5 grandi Paesi (Usa, Gran Bretagna, Russia, Cina e Francia (con l'aggiunta della Germania e di Federica Mogherini come coordinatrice in nome dell'Ue) hanno concordato con il delegato di Teheran ('braccio destro' della Guida Suprema Alì Khamenei) un complesso e articolato accordo.
Il nocciolo prevede limiti stretti (e sopratutto verificabili) al programma atomico iraniano in modo che non possa essere modificato per produrre ordigni nucleari. In cambio, Teheran perde la zavorra delle sanzioni economiche che da anni pesano sulla sua economia per decine di miliardi di dollari. Fino all'ultimo l'impasse ha ruotato sulle verifiche nei siti militari da parte degli ispettori dell'Aiea, l'Agenzia atomica dell'Onu.
La trattativa ha offerto a noi italiani una piacevole sorpresa cui abbiamo già accennato, seppure per inciso: dopo mesi di “Chi l'ha vista?”, Federica Mogherini si è fatta cancellare dalla lista dei desaparecidos.

Augusto Dell’Angelo
Augusto.dell@alice.it