I timori erano fondati, Valeria è morta nella strage di Parigi

Il miracolo non c'è stato, Valeria Solesin è morta, la ragazza italiana che fino a ieri non compariva nell'elenco delle vittime della strage di Parigi ma che sembrava scomparsa è stata riconosciuta fra i cadaveri senza nome, senza identità, una vita strappata dalla folle azioni di chi, uccide per di più in nome di Dio. A comunicare la tristissima notizia è stato il padre del fidanzato, Corrado Ravagnan, che ha confermato purtroppo che Valeria non è sopravvissuta all'attacco al Bataclan. Per due giorni si è sperato che fosse solo ferita anche se incapace di comunicare la propria identità. Poi le notizie ufficiose del riconoscimento ed infine la conferma. Della 28enne veneziana non si avevano più notizia dalla sera dela strage, quel venerdì 13 novembre 2015 che rimarrà nella memoria di noi tutti al pari dell'11 settembre 2001, quando nel mirino della follia dell'integralismo religioso finirono le tori gemelle a New York. Valeria stava facendo un dottorato alla Sorbonne di Parigi e si trovava al Bataclan con il fidanzato, Andrea Ravagnan, la sorella di lui (entrambi delal provincia di Trento) e il compagno di quest'ultima. I quattro sarebbero stati presi in ostaggio, ma sarebbero riusciti a scappare dividendosi. Il suo ragazzo non era poi più più riuscito a rintracciarla. Sui social network gli amici avevano lanciato un appello accorato: "Aiutateci a trovare Valeria Solesin. Era al concerto. Non abbiamo più notizie di lei. Fate girare", si leggeva su Twitter e Facebook. La ragazza era stata per anni volontaria di Emergency, la famiglia come comprensibile si è chiusa nel suo immenso dolore e speriamo che i media abbaino il buon senso di lasciare tranquilla questa famiglia. Delle vittime molte non sono francesi, fra le prime a essere identificate sono state due giovani sorelle tunisine, Housa Ben Khalifa Saadi, 25 anni, e sua sorella Halima, di un anno più giovane. Nell'elenco delle persone stroncate dalla follia terroristica si riconoscono dai cognomi i molti stranieri a dimostrazione che questa strage è davvero globale: un portoghese, due cittadini romeni, una coppia di belgi di Liegi, Milko Jozic ed Elif Dogan. Fino a questa mattina erano 103 i cadaveri identificati gli altri sono ancora in attesa di formale riconoscimento.