Dato il via dal Governo al nuovo Codice degli appalti con ‘sistema europeo’

"Basta con le gare al massimo ribasso". Con queste parole il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, saluta il varo da parte del Consiglio dei Ministri m del nuovo Codice degli appalti. "Una riforma che - spiega - mira a rendere il sistema dei lavori pubblici e delle concessioni un sistema europeo: semplificazione, trasparenza, lotta alla corruzione e qualita' sono gli elementi chiave". Centrale, poi, "il rafforzamento del ruolo dell'Anac", che, spiega il ministro, "ha tutta una serie di compiti molto importanti soprattutto contro la corruzione, contro le procedure oscure". Il nuovo Codice, di soli 217 articoli, e' una disciplina autoapplicativa. Non prevede infatti, come in passato, un regolamento di esecuzione e di attuazione, ma l'emanazione di linee guida di carattere generale, da approvare con decreto ministeriale su proposta dell'Anac e previo parere delle competenti commissioni parlamentari. Le linee guida avranno valore di atto di indirizzo generale e consentiranno un aggiornamento costante e coerente con i mutamenti del sistema.

Viene poi regolata la governance, con il rafforzamento dell'Anac nel sostegno alla legalita', il ruolo del Consiglio Superiore del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l'istituzione della Cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, quale organo di coordinamento e monitoraggio. Il nuovo sistema, incentrato sulla qualita', consente la riduzione del ricorso alle varianti in corso d'opera, causa principale del lievitare dei costi delle opere pubbliche e dell'allungamento dei tempi. Sono previsti tre livelli di progettazione: il nuovo progetto di fattibilita' tecnica ed economica, il progetto definitivo e il progetto esecutivo, che viene posto a base di gara. Il nuovo progetto di fattibilita' sara' redatto sulla base di indagini geologiche e geognostiche, di verifiche preventive dell'assetto archeologico, fermo restando che deve individuare il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettivita'.

Quanto alla scelta del contraente, il criterio dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa (che coniuga offerta economica e offerta tecnica), che in precedenza rappresentava solo una delle alternative a disposizione delle stazioni appaltanti, diviene il criterio di aggiudicazione preferenziale, nonche' obbligatorio per i servizi sociali e di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica e per quei servizi in cui e' fondamentale l'apporto di manodopera nei settori in cui prevale l'esigenza di qualita' o di tutela dei lavoratori. Numerose le disposizioni a sostegno della legalita', partendo dal rafforzamento e potenziamento del ruolo dell'Anac nel quadro delle sue funzioni di vigilanza, di promozione e sostegno delle migliori pratiche e di facilitazione allo scambio di informazioni tra stazioni appaltanti. Viene prevista una disciplina unitaria per le concessioni di lavori, servizi e forniture, chiarendo che le concessioni sono contratti di durata, caratterizzati dal rischio operativo in capo al concessionario in caso di mancato ritorno economico dell'investimento effettuato.

L'istituto del contraente generale subisce una profonda rivisitazione. Per farvi ricorso la stazione appaltante dovra' fornire un'adeguata motivazione, in base a complessita', qualita', sicurezza ed economicita' dell'opera. E' vietato per il general contractor esercitare il ruolo di direttore dei lavori. E' eliminata la possibilita' di ricorrere alla procedura ristretta e a base di gara sara' posto il progetto definitivo e non piu' il preliminare. Cambia anche il sistema di qualificazione che ora viene attribuito all'Anac. Sul contenzioso, viene introdotto un nuovo rito abbreviato in Camera di Consiglio del Tar sull'impugnativa dei motivi di esclusione. Il nuovo codice degli appalti "rappresenta una piccola rivoluzione copernicana nel sistema degli appalti nel nostro paese", ha commentato il presidente dell'Autorita' Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone. "Una legge da sola non e' in grado di risolvere i problemi e anche questa legge non avra' un effetto salvifico ma alcune novita' la porta, anche nel provare a evitare uno dei rischi principali degli appalti, la corruzione"