Virus influenzale in anticipo, già 650mila casi registrati in Italia

Influenza in anticipo rispetto alle previsioni. Sono infatti quasi 650mila gli italiani già costretti a letto a causa dell’influenza dall’inizio della  cosiddetta "sorveglianza epidemiologica" che altro non è che un monitoraggio nell’ambito della malattie infettive attraverso  la raccolta sistematica, l’analisi e l’interpretazione di dati specifici da utilizzare nella pianificazione, implementazione e valutazione delle politiche di intervento sanitario. I dati ci dicono che il virus è in anticipo, nello stesso periodo dello scorso anno infatti aveva colpito solo poco più di 500mila persone. Nell’ultima settimana di rilevazione (18-24 novembre) i nuovi casi ammontano a 167mila. Il livello di incidenza del virus in Italia è pari a 2,76 casi per mille assistiti. Le regioni più colpite sono Sicilia (4,16), Lombardia (4,39), Piemonte (4,11), Toscana (3,10) ed Emilia-Romagna (3,07). In totale potrebbero essere oltre 7 milioni gli italiani colpiti dall’influenza nel corso dell’interna stagione. Se ne è parlato  nel 36mo Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), in corso a Firenze, con la partecipazione di oltre 3.000 medici da tutta la Penisola. “La nostra società scientifica, grazie ai medici sentinella distribuiti su tutto il territorio e a un’esperienza ventennale, è asse portante di questo sistema di rilevazione – spiega il Claudio Cricelli, presidente Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) –. La campagna di vaccinazione anti influenzale sta andando bene, anche se è iniziata un po’ in ritardo. A differenza dello scorso anno, non abbiamo registrato criticità nella distribuzione delle scorte di vaccini e la copertura si preannuncia buona. Non è mai troppo tardi per ricorrere a questo fondamentale strumento di profilassi. Il vaccino è ben tollerato, efficace e sicuro. Sta continuando l’ascesa della curva epidemica, la situazione è sotto controllo e il sistema assistenziale riesce ad assorbire i carichi di lavoro: quest’anno infatti in tutto il territorio si è avuto un incremento della domanda e dell'offerta del vaccino antiinfluenzale, che fa ben sperare sui numeri positivi di copertura vaccinale in tutte le persone a rischio”.