Ue incrementa la partecipazione degli studenti e dei docenti africani nel 2019 in Erasmus+

L'Unione Europea ha investito altri 17,6 milioni di euro per oltre 8500 studenti e docenti africani selezionati per il programma Erasmus+ 2019. Si tratta di un ulteriore passo avanti verso l'impegno annunciato dal Presidente Jean-Claude Juncker nel discorso sullo stato dell'Unione del settembre 2018 di fornire sostegno a 35000 studenti e ricercatori africani entro il 2020.
"L'emancipazione dei giovani in Africa è fondamentale per costruire un futuro migliore”, ha commentato Tibor Navracsics, Commissario per l'Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport. “Per farlo è necessario promuovere l'istruzione e quest'anno ci siamo concentrati in particolare sul rafforzamento della cooperazione con le imprese affinché i giovani in Africa possano acquisire tutte le competenze di cui hanno bisogno nella loro vita professionale. I progetti che sostengono metodi di apprendimento innovativi e l'imprenditorialità e che offrono opportunità di lavoro in settori chiave come quello alimentare, agroalimentare e della trasformazione dell'energia sono di importanza fondamentale nella selezione di quest'anno. Questo è il più di Erasmus+".
L’alleanza Africa-Europa, ha aggiunto Neven Mimica, Commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo, “si concentra in primo luogo sulle persone. Vogliamo investire in un'istruzione di qualità in Africa e rafforzare la connessione tra gli studenti e gli istituti di istruzione superiore europei e africani. Offrire loro la possibilità di scambiare conoscenze e di essere fonte di ispirazione gli uni per gli altri stimolerà una crescita socioeconomica inclusiva e ridurrà la povertà e le ineguaglianze. Permetterà inoltre agli studenti africani di acquisire le competenze necessarie per trovare un lavoro valido".
L'esito del bando Erasmus+ 2019 porta a 26247 il numero totale di scambi tra l'Africa e l'Europa dall'inizio del programma nel 2014, avvicinando il conseguimento dell'obiettivo 2020 di fornire sostegno a 35000 persone come dichiarato nell'alleanza Africa-Europa per gli investimenti e l'occupazione sostenibili. Quest'anno sono 8555 e 4649 gli studenti e docenti universitari rispettivamente africani ed europei che beneficeranno di scambi tra 53 paesi africani e i 34 paesi europei che partecipano al programma Erasmus+. Gli studenti avranno la possibilità di soggiornare all'estero per un anno al massimo, mentre lo scambio di personale docente durerà fino a due mesi.
Il finanziamento aggiuntivo di 17,6 milioni di euro, proveniente dagli strumenti di finanziamento esterno della Commissione e dal Fondo fiduciario dell'UE per l'Africa, ha incrementato la partecipazione dei cittadini africani del 40% in totale. Grazie alle risorse supplementari, nei paesi dell'Africa occidentale e del Corno d'Africa il numero di borse di studio è più che raddoppiato. Lo stanziamento ha anche reso possibile la partecipazione di altri paesi al programma, come l'Eritrea, la Sierra Leone, la Liberia, il Congo e il Burundi, e ha permesso di aumentare il numero di scambi, in particolare per il Benin, Capo Verde, il Mali, il Niger, la Nigeria e la Somalia.
Inoltre quest'anno 313 giovani studenti provenienti da 33 paesi africani, in competizione con i migliori studenti di tutto il mondo, hanno ottenuto borse di studio per i programmi di master congiunto Erasmus Mundus, rispetto alle 239 borse in 27 paesi africani della selezione dell'anno scorso. Sempre più istituti universitari africani sono coinvolti nell'insegnamento dei programmi di master congiunto Erasmus Mundus, con 46 istituti nel continente che collaborano alla gestione dei 44 programmi selezionati quest'anno. Si tratta di università specializzate, ma anche di istituti di ricerca attivi in ambiti come le malattie infettive, la biodiversità, gli ecosistemi, o lo sfruttamento delle potenzialità del cloud computing a favore dell'ambiente.
Beneficeranno del sostegno 35 progetti che mirano a promuovere lo sviluppo di capacità nell'istruzione superiore e che sono destinati a migliorare la qualità e ad aumentare l'innovazione delle università africane. La selezione di quest'anno interessa il numero di paesi più alto registrato finora e vede la partecipazione del Madagascar, delle Comore, della Mauritania e della Guinea in aggiunta ai partner più tradizionali, segno che Erasmus+ raggiunge anche nuove istituzioni nel continente.
Verranno finanziati inoltre 39 progetti di piccole dimensioni volti a sviluppare capacità nel settore della gioventù in collaborazione con partner africani. Tali progetti, che coinvolgono organizzazioni giovanili e il settore non profit (ONG e imprese sociali, ad esempio), promuovono l'apprendimento informale e aiutano i giovani ad avviare un'attività propria e a svolgere un ruolo attivo nelle rispettive comunità locali.