Sarkozy copia la Le Pen, lui vince, lei sgonfiata

Verdetti opposti sui due fronti dei Pirenei per i populisti e anti-Ue nelle Amministrative in Francia e in Andalusia. Entrambi terzi, ma soddisfatto il partito “Podemos” in Spagna perché all’esordio. Sgonfiato invece il Fronte Nazionale di cui si prevedeva il trionfo e invece, a sorpresa, è finito alle spalle dei due gruppi storici, quelli di Nicolas Sarkozy, ex Presidente e ora leader del Centro-Destra (Ump) e di Francois Hollande, titolare dell’Eliseo e capo del Centro-Sinistra. Come in Italia, il partito al Governo non vince mai le Amministrative. Altro che trionfo di Marine Le Pen; i francesi hanno scelto i due schieramenti da sempre alla guida del Paese. Pur sapendo di correre il rischio di favorire la campagna della leader che ha il copyright del populismo, ha fatto (e ha vinto) la scommessa di svuotare il bacino elettorale dell’avversaria. L’intera campagna elettorale si è giocata a Destra, tra i due gruppi di opposizione. Alta affluenza anche se i francesi possono dirsi stanchi dell’inflazione delle chiamate alle urne. Questo, in meno di tre anni, era infatti il decimo appuntamento elettorale: due turni di Presidenziali, altrettanti di Europee, Legislative, Municipali e ora nei 101 Dipartimenti (equivalenti delle nostre Province). Marine ha condotto una campagna quasi in sordina, di basso profilo, illusa del balzo in avanti. L’unica sortita è stata l’invito a Zlatan Ibrahimovic, campione del Paris Saint Germain, a lasciare la Francia, da lui definito “Paese di m.” in uno sfogo d’ira contro l’arbitro, ha lasciato che ‘lavorassero per lei’ i suoi avversari. Il Premier Manuel Valls ha più volte lanciato l’allarme sul pericolo del populismo vincente, Sarkozy si è appiattito sui temi cari alla Le Pen: identità nazionale, lotta all’immigrazione clandestina. L’unica differenza è stata sull’euro: Marine vorrebbe uscirne, l’ex Presidente no. In vista delle precedenti elezioni, nel 2012, la leader populista protestava duramente contro i menu speciali per i musulmani nelle mense della scuola pubblica. Stavolta l’ha seguita Sarkozy dicendo: “Se volete che i vostri figli abbiano abitudini alimentari confessionali, mandateli a scuole private confessionali”. In sostanza, anche lui è favorevole all’abolizione del piatto alternativo al maiale. Da anni la Le Pen si batte per vietare il velo anche all’università (ora è proibito fino alle superiori), stavolta anche Nicolas ha sostenuto lo stesso. E adesso pure l’ex Presidente chiede l’abolizione del Trattato di Schengen che lascia entrare troppi stranieri, rivendica di essersi opposto - quand’era all’Eliseo - all’entrata della Turchia nell’Ue e, come lei, dice che “chi arriva in Francia, deve assimilarsi e adottare il nostro sistema di vita e la nostra cultura così come noi ci togliamo le scarpe se entriamo in una moschea”.

Augusto Dell’Angelo

Augusto.dell@alice.it