Rosatellum, come previsto il Governo pone la questione di fiducia al Senato

Il Governo ha posto la questione di fiducia sulla legge elettorale. Lo ha annunciato il ministro per i rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro. La fiducia sarà chiesta su 5 dei 6 articoli del Rosatellum bis. L'aula del Senato ha respinto le questioni pregiudiziali presentate da M5S, Mdp e Sinistra italiana. Il voto si è svolto per alzata di mano. Pietro Grasso ha negato il voto segreto, richiesto da Si e da M5s, sulle pregiudiziali e sulla questione sospensiva. I senatori di Sinistra italiana hanno accolto con grida e cartelli la decisione del governo di chiedere la fiducia sulla legge elettorale al voto in Senato. La capogruppo di SI, Loredana De Petris, ha contestato la scelta di blindare il provvedimento prima ancora che si aprisse la discussione generale. Poco dopo, anche i parlamentari del Movimento 5 stelle hanno inscenato una protesta, imbavagliandosi occhi e bocche contro quella che hanno definito "una prevaricazione"
Tanto Si, con Loredana De Petris, che M5s, con Vito Crimi e Giovanni Endrizzi, avevano chiesto di votare a scrutinio segreto solo la parte dei rispettivi documenti che riguarda le minoranze linguistiche, materia per la quale il Regolamento del Senato autorizza il voto segreto. Ironico Karl Zelelr: "grazie colleghi di M5s per l'attenzione alle minoranze linguistiche. Tutti gli emendamenti di M5s sono tutti volti a discriminare le minoranze linguistiche, e non a tutelarle". L'Aula del Senato inizierà da domani alle 14 a votare le cinque questioni di fiducia poste dal Governo sulla legge elettorale. Le 'chiame' si succederanno per tutta la seduta di domani, fino alla mattinata di giovedì 24, quando è atteso entro le 12 il via libera definitivo al provvedimento. Da questa sera l'Assemblea è impegnata nella discussione generale sul provvedimento.