RIO OLIMPICA, MA ERA FINITA, NICARAGUA IMBAVAGLIATO

Due Paesi così vicini, ma agli antipodi per la situazione politica. Mese decisivo per il Brasile, dove proprio oggi cominceranno le Olimpiadi. E' a un bivio: o si rilancerà oppure dovrà arrossire di vergogna per gli impianti sportivi non all'altezza, la zanzara che uccide, il doping russo di Stato. Intanto, comunque, è finita un'era, quella dell'ex sindacalista ed ex Presidente Luiz Inacio Lula e della sua ex pupilla Dilma Rousseff che ha preso il suo posto alla guida del Paese e a fine mese dovrà lasciare definitivamente la carica per 'impeachment'.

Dall'altra parte c'è invece il Nicaragua, che resta imbavagliato dal 1979 dall'inaffondabile e 'sempreverde' Daniel Ortega, artefice della rivoluzione sandinista. Si è garantito la presidenza in eterno (per se stesso e la sua famiglia, la potente moglie Rosario Murillo e i figli) mettendo fuori gioco l'opposizione. Il turco Erdogan ha imparato da lui?
Torniamo a Lula. Il 'padre del nuovo Brasile' sarà processato. Nella polvere, dopo anni di fama planetaria. Mentre i 5 della sua erede alla presidenza saranno ricordati per la crisi economica e l'esplosione degli scandali, ora vengono alla luce anche gli errori dell'ex sindacalista, l'arroganza nell'occupazione del potere.
Lo accusano di aver tentato di ostacolare la giustizia, provando a disinnescare la confessione di un ex manager della “Petrobras”.
E ora il caudillo rivoluzionario di Managua, Una vita e una longevità politica parallela a quella del suo amico Castro, lunga oltre mezzo secolo, Entrambi al potere dopo aver fatto fuori un dittatore: per Fidel era Fulgencio Batista, per Ortega, Anastasio Somoza.
Gli oppositori gridano al golpe per la sua eternità al potere (le elezioni previste il 6 novembre saranno infatti una presa in giro per la democrazia). E così i protagonisti del Nicaragua di ieri si perpetuano senza troppi scossoni.
All'opposizione sono rimasti in pochi. Il più noto è Maximino Rodriguez, ex guerrigliero dei “contras”, i contro-rivoluzionari finanziati da Reagan, Ma non ha 'chances'.
La dinastia degli Ortega può dormire sonni tranquilli.

AUGUSTO DELL'ANGELO

Augusto.dell@alice.it