Prosegue l’impegno dell’Unhcr in Niger in difesa di chi fugge dagli attacchi di Boko Haram

Con una nota l’UNHCR, l'agenzia Onu per i rifugiati, informa che sta continuando con molte difficoltà a fornire aiuto a circa 100.000 persone sfollate che nelle ultime settimane hanno lasciato la regione di Diffa, nel sud-est del Niger, a causa degli attacchi lanciati dai ribelli nigeriani del gruppo di Boko Haram.
La grave carenza di luoghi di riparo e di beni non alimentari rende la situazione in Niger molto critica per la popolazione sfollata, informa l’Agenzia in una nota, in cui spiega che “questa popolazione include persone che provengono da villaggi della zona, sfollati interni al Paese che sono stati costretti a numerosi spostamenti e rifugiati nigeriani che vivevano ospiti presso famiglie o in insediamenti per rifugiati in una striscia di terra di 10-30 km tra il fiume Komadougou e la Strada Nazionale N.1 del Niger. Circa 170 villaggi sono stati abbandonati nella regione di Diffa”.
L’UNHCR sta ridistribuendo le risorse che ha a disposizione per dare risposte immediate ai bisogni più urgenti, quelli di fornire ripari e altri servizi di assistenza, e nel contempo, si appella ai donatori affinché forniscano un supporto ulteriore per questa popolazione vulnerabile. Gli operatori sul campo si aspettano che nelle prossime settimane, con il ritorno della stagione secca e con la ripresa delle operazioni militari nigeriane nella zona, nuovi flussi di sfollati evacueranno da questa instabile area di confine.
“C’è un immediato bisogno di aiuto”, rimarca l’UNHCR che si è proposta di portare avanti una registrazione più capillare, che renda più facile determinare quali siano i bisogni più urgenti, soprattutto perché molte persone rifugiate e sfollate sono state costrette a fuggire più volte negli ultimi mesi e potrebbero essere state registrate più volte o nessuna.
“Fornire assistenza e riparo è la cosa più difficile, perché le persone stanno vivendo in insediamenti spontanei più che nei campi, dove invece c’è una maggiore sicurezza ed è più facile l’accesso all’acqua, alle cure mediche e ai servizi igienici”, spiega l’Agenzia Onu.
Dal 2013 il conflitto nel nord-est della Nigeria ha costretto più di 220.300 persone a cercare protezione nei paesi limitrofi; tra queste, 138.300 si sono riversate in Niger (inclusi rifugiati dalla Nigeria e cittadini del Niger), 61.000 in Camerun e 14.100 in Ciad. Più di 2.2 milioni di persone sono sfollate interne alla Nigeria, e si trovano soprattutto negli stati di Adamawa, Borno e Yobe. In Niger, le incursioni dei ribelli hanno provocato circa 50.000 sfollati all’interno dei confini nazionali.
L’operazione dell’UNHCR in Niger è finanziata al 49 per cento grazie a 24.9 milioni di dollari ricevuti, a fronte di una richiesta totale di 51 milioni.