Modificare il 730 precompilato senza problemi: i casi “fortunati”

Per tutti coloro che hanno ricevuto il 730 precompilato, rilevando degli errori o delle integrazioni o modifiche da fare, niente paura. Le correzioni e le modifiche si possono fare senza problemi, a patto che queste non comportino una modifica sostanziale della dichiarazione stessa. In caso contrario si corre il rischio di successivi controlli fiscali e documentali.

Nel caso in cui le correzioni non comportano modifiche sostanziali, il 730 precompilato sarà considerato dal Fisco come accettato senza modifiche, con tutti i vantaggi che questo comporta ad esempio per quanto riguarda i controlli fiscali. In termini più concreti, il 730 precompilato viene considerato come “accettato senza modifiche” nel caso in cui il contribuente abbia apportato le seguenti modifiche o correzioni:

  • residenza: è possibile cambiare questo dato, ad esempio nel caso in cui il contribuente abbia cambiato casa. C’è anche il link specifico, “nuova residenza” da selezionare. Va indicata la residenza al momento della presentazione della dichiarazione. Bisogna compilare tutti i campi, compresa la data della variazione;
  • codice fiscale: è possibile aggiungere quello del coniuge non fiscalmente a carico, oppure modificarlo se non è corretto;
  • compensazione: è possibile portare in compensazione, tramite modello F24, in tutto o in parte l’eventuale credito che risulta dalla dichiarazione, usandolo quindi per pagare altre imposte. Le somme vanno indicate nel rigo I1;
  • acconti: il contribuente può indicare di non dover versare gli acconti in base a quanto calcolato, oppure di versarli in misura inferiore. Può succedere ad esempio per effetto di nuovi oneri sostenuti oppure per il venir meno di redditi nel corso del 2015. In entrambi i casi (nessun acconto, o versamento in misura inferiore) bisogna barrare l’apposita casella (rigo F6);
  • rateazione: il contribuente può sempre chiederla, sempre barrando l’apposita casella del rigo F6;
  • sostituto d’imposta: il contribuente deve sempre inserire il nome del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio. Questo dato non è precompilato;
  • destinazione 8, 5 e 2 per mille IRPEF.

Questi dati, dunque, possono essere modificati senza comportare una modifica rilevante della dichiarazione, al termine della modifica il contribuente può inviare senza problemi la dichiarazione modificata.

Nel caso sia necessario fare modifiche di altro tipo (per esempio detrazioni da lavoro dipendente), la dichiarazione sarà da considerare come modificata.

Dopo aver presentato la dichiarazione precompilata, non è più possibile effettuare eventuali correzioni. In questo caso le uniche strade percorribili sono quelle previste per il 730 ordinario: la dichiarazione integrativa al Caf o al commercialista, oppure la trasmissione del modello Unico correttivo o integrativo.  Esiste una unica eccezione alla regola: se il fisco non riesce a contattare il sostituto di imposta per comunicare il risultato contabile (e relativo conguaglio), il contribuente può presentare un 730 integrativo utilizzando l’apposita funzione della propria area autenticata, modificando esclusivamente i dati del sostituto d’imposta.