MISTERO SULLA SALUTE DI PUTIN POTREBBE LASCIARE IL POTERE?

Sotto le dorate guglie del Cremlino si sta ripetendo il mistero che poco prima di Natale allarmò gli inglesi: la regina Elisabetta II non compariva in pubblico da oltre un mese e quindi si parlò di una sua grave malattia. Essendo a poche settimane dal 91° compleanno, si parlò addirittura di un suo possibile abbandono della Corona a favore del figlio Carlo. Ma poi tutto si appianò e ora la monarca si permette anche di cavalcare l'asino preferito…e
Lo stesso avviene a Mosca dove lo Zar delle Russie, Vladimir Putin, che di anni ne ha soltanto 64, non si fa vedere (salvo una breve comparsa per la visita del segretario di Stato Usa, Rex Tillerson) e neppure per la tradizionale 'linea diretta' di inizio primavera col suo popolo.
Ma è malato davvero? E cos'ha? Dal Cremlino ci si limita a citare i due fatti appena menzionati; per il resto né commenti, né smentite, né tantomeno conferme. Ma dal 'palazzo degli enigmi' filtrano lo stesso due spiragli che servono ad avvalorare la tesi che Putin ha problemi di salute.
Il primo è che la foto del suo summit con Tillerson è sbiadita, scattata da lontano, per non far notare che lo Zar è stanchissimo per gli impegni per la campagna elettorale del marzo 2018, quando tenterà (come Angela Merkel) di conquistare il mandato per la quarta volta consecutiva.
Il secondo è che, stranamente per un Paese che mette sempre in evidenza le sue conquiste, c'è il fatto che sia passata quasi sotto silenzio l'inaugurazione dell'Ospedale clinico centrale di Mosca, gestito dl Cremlino con pochi letti e un podiglione Vip probabilmente destinato a Putin, dotato di ogni più moderna attrezzatura medica e di una centrale di comunicazioni collegata direttamente on l'ufficio dello Zar. Sì, perhé stando alle voci, lì si praticano regolari sedute di emodialisi.
Il suo 'entourage' lo definisce stressato e addirittura ossessionato dal binomio di una pseudo-formula matematica: 70-70, dove il primo numero è la sua speranza di affluenza alle urne (in milioni) al voto di marzo e il secondo la percentuale del sostegno a se stesso.
La situazione, complici i problemi economici (sanzioni occidentali e calo del prezzo del petrolio), non è più tanto rosea e poi ci sono le questioni politiche; le eterne 'querelles' per Ucraina e Siria, il raffreddamento dei rapporti con Donald Trump che erano cominciati bene. Infine la discesa 'in campo' del suo 'nemico', il blogger e avvocato Alexei Navalny.

AUGUSTO DELL'ANGELO
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