L’UE RESPIRA: LE PEN AL BALLOTTAGGIO MA IL FAVORITO E’ ADESSO MACRON

 

L'Ue tira un sospiro di sollievo: nel primo turno delle elezioni per l'Eliseo Marine Le Pen ha ottenuto l'accesso al ballottaggio del 7 maggio. Ma, pur con l'appoggio del 46% della classe operaia, la leader del “Front National” (anti-Europa e populista) non ha sfondato, Infatti soltanto pochi suffragi la separano dal secondo contendente, il centrista moderato Emmanuel Macron (in Italia diremmo democristiano) che aveva abbandonato il ministero dell'Economia del Governo socialista di Hollande fondando il partito “En marche”.
Altri due dati si evincono dsl voto: la scomparsa, per la prima volta nel Dopoguerra, dei due schieramenti storici, il neo-gollista e il socialista, E il limitato balzo dei radicali di Sinistra di un personaggio bizzarro, alla Grillo, Jean-Luc Mélenchon,”Babau” per la Ue che teme una “frexit”perché, come Marine, è populista, anti-Europa e, per di più, pro-Putin. Ha avuto un boom negli ultimi giorni e a Bruxelles dicevano: “Immaginate che succederebbe se al ballottaggio andassero la Le Pen e lui”: Povera Europa!” ,
All'antivigilia dell'elezione, un killer, radicalizzato islamico e affiliato all'Isis, è morto dopo aver ucciso un agente sui Campi Elisi, il luogo della memoria e il centro nevralgico del lusso e della vita notturna. Quest'atmosfera mefitica da mesi attanaglia il Paese dopo la serie di sanguinosi attentati (Parigi e Nizza): l'aveva già ammorbata giorni prima l'arresto a Marsiglia di due giovani francesi radicalizzati alla jihad e armati fino ai denti,
In sostanza, la Jihad ha votato con qualche giorno di anticipo facendo entrare l'attentato nell'urna come in Spagna con Zapatero nel 2004.
Fuori gioco (per lo scandalo dei figli e della moglie Pénélope) il gollista ex Premier Francois Fillon, che nelle primarie aveva eliminato sia l'ex Presidente Nicolas Sarkozy sia l'ex capo del Governo Alain Juppé. Débacle attesa a Sinistra nonostante Benoit Hamon che alle primarie ha bocciato Manuel Valls, Premier in carica.
Fummo i primi, e i soli, a pronosticare questo risultato già sei mesi fa quando tutti i 'media' francesi ignoravano l'allora Carneade Macròn, puntando tutto su Fillon, poi abbattuto dallo scandalo che ha coinvolto i familiari.
Adottando un criterio di giudizio italiano, direi che queste elezioni si son 'giocate' tutte al Centro. La Le Pen ha 'ripescato' in extremis, per motivi elettorali, dopo averlo cacciato, il padre Jean-Marie, fondatore del partito, per il suo razzisno e negazionismo, la Sinistra ha assunto 'toni renziani', i neo-gollisti hanno ammorbidito i toni e Macròn si è piazzato sulla riva del fiume a veder passare i contendenti in difficoltà.
Per questo e per il fatto che escludo un afflusso di voti dai partiti di Centro-Sinistra sulla Le Pen, mi è facile prevedere che il prossimo inquilino dell'Eliseo sarà il giovane e ambizioso Emmanuel.
Va infine notata una sintomatica similitudine con l'esito del referendum costituzionale svoltosi domenica in Turchia, dove Erdogan ha ottenuto la maggioranza assoluta (ma non plebiscitaria come avrebbe desiderato). Anche in Francia il Paese si è spaccato in due, quasi alla pari , qui tra populisti e filo-Ue, là tra islamisti moderati e statalisti. Inoltre si profilano lunghe e difficili trattative per la formazione di un nuovo Governo perché un conto è votare contro la Le Pen e un altro è farle da 'stampella' per l'Esecutivo.
Et, maintenant, le rendez-vous sous la Tour Eiffel le soir du 7 de juin pour le premiers resultats.

AUGUSTO DELL’ANGELO
Augusto.dell@alice.ito