Arriva la lista Falciani, ma nessuno potrà essere punito

fabio folisiCresce la spasmodica attesa della pubblicazione dei conti “italiani” presenti nella ormai famosa lista Falciani. Chi si aspetta però conseguenze penali rilevanti per i paperoni nostrani, anche per il centinaio di nomi friulani che secondo indiscrezioni sono presenti nel file dei conti segreti, sarà con ogni probabilità deluso. Rimarrà solo la condanna morale per quei soggetti che hanno cercato di dribblare il fisco italiano. Non parliamo ovviamente  di “evasione di sopravvivenza”,  nella lista infatti non sono presenti di certo piccoli artigiani o commercianti,  ma facoltosi nomi della economia nazionale. La delusione che nessun castigo serio verrà inflitto, nasce dalle disposizioni di legge, dalla ormai famosa prescrizione, panacea e medicina buona per tutti i mali tributari dei ricconi che però, come è noto, è medicina sterile se il malcapitato debitore verso lo Stato è un comune padre di famiglia che non ha pagato Irpef, Ici o Iva  solo perchè non aveva soldi sufficienti ed ha preferito dare da mangiare ai propri figli.  In questi casi non c'è prescrizione che tenga, arriva Equiltalia che come è noto non fa sconti, anzi si comporta come il più implacabile degli usurai. Invece ai nostri paperoni vengono applicati tutti i possibili benefici, dalla contrattazione e riduzione del debito, alla possibilità di scudare le somme in rientro dall'estero. Insomma il fisco amico vale solo per gli amici degli amici. Se poi parliamo di rilievo penale la situazione diventa ancora più paradossale, non solo niente galera, ma spesso neppure il disturbo della fedina penale macchiata. La parolina magica è sempre la stessa, “prescrizione”. Ed allora anche la lista Falciani ed il caso Swissleaks finirà probabilmente per essere solo un esercizio giornalistico, fiumi di inchiostro, servizi tv,  ma alla fine la giustizia resterà con un pugno di mosche in mano. Infatti è molto probabile che ai fortunati funamboli dei correnti bancari esteri non verrà mossa alcuna contestazione penale. Anzi se qualche Procura in cerca di visibilità deciderà di provarci, potrebbe trovarsi bollata come incapace. Sarà infatti questo l’effetto che su Swissleaks avranno le nuove norme della delega sulle sanzioni penali che il governo Renzi si appresta al varo.
Infatti il testo di un decreto modifica i tempi per le contestazioni penali. Si tratta del decreto che era già stato già approvato dal Governo e che era stato congelato fino al 20 febbraio prossimo a seguito delle polemiche sulla norma di impunibilità penale sotto il 3 per cento, quella che oltre ad essere ingiusta in via generale perchè sancisce il principio di una zona franca, di una fascia percentuale che più grande in virtù del reddito nella quale è lecita l'evasione fiscale, avrebbe avuto anche un impatto  sulla condanna dell’ex premier Silvio Berlusconi. Oggi infatti la legge concederebbe agli ispettori fiscali il raddoppio dei termini di contestazione per i reati tributari, rispetto agli accertamenti di tipo amministrativo. In pratica, rispetto ai 4 anni fissati per inviare una cartella tributaria gli uomini del fisco hanno ora 8 anni per interessare una procura di eventuali reati penali un allungamento dei tempi voluto dall’attuale normativa vista la complessità che richiedono le indagini contro truffe ed evasioni fiscali realizzate spesso con triangolazioni internazionali che necessitano lunghe rogatorie. Ed ecco allora la bella pensata, torniamo a ridurre quei termini, ed ecco apparire un articolo con «modifiche alla disciplina del raddoppio dei termini» per presentare le denunce penali. Viene il sospetto che sia stata introdotta ad arte. Come dire, disattiviamo la bomba Swissleaks che sta per arrivare. Una nuova strategia contenuta nei decreti delegati che se venisse confermata, come voci danno per certo, potrebbe avere sulla lista Falciani l’effetto di una mano di bianco,  una sanatoria generale contro i reati. Sarebbe interessante, una volta avute in mano le liste, confrontarle con quelle dei partecipanti alle cene elettorali tanto care al premier e alla nuova linea conviviale intrapresa dal Pd. Del resto come è noto  Renzi ai calamari fritti mangiati con il popolo delle Feste dell'Unità, preferisce le ostriche con i vip. Tanto poi il conto lo paga la collettività attraverso norme amiche come quel bell'allargamento della prescrizione. Del resto non è anche così che si evita di intasare la giustizia di inutile cause già perse in partenza perchè gli imputati sono intoccabili? Insomma non resta che la “pena mediatica” quella di puntare il dito su chi confidando sull'impunità datagli dal suo status non esita a rubare al fisco, ad eludere l'erario, ad ingrassare Paesi esteri pur di fra crescere il proprio tesoretto.