L’isola delle torri. Tesori dalla Sardegna nuragica

1430833566803__INVITO--RECTO_MILANO_webNel 1985,  la Regione Sardegna e il  Comune di Milano portarono a Milano un pezzo d'isola, allestendo nei Giardini pubblici di via Palestro la mostra Sardegna Preistorica, Nuraghi a Milano. La documentazione fotografica a corredo dell’esposizione fu realizzata da Gianni Berengo Gardin, che colse con la sua macchina fotografica non solo gli spettacolari monumenti archeologici che ancora marcano il paesaggio delle campagne sarde, ma anche l'anima dell'isola e dei suoi abitanti.
A trent'anni esatti da quell'evento, quegli scatti in cui campeggiano i nuraghi, torri preistoriche della Sardegna, saranno protagonisti della mostra "Le torri dell'isola. La Sardegna nelle immagini di Gianni Berengo Gardin", allestita presso il Civico Museo Archeologico di Milano, in corso Magenta 15, dal 7 maggio 2015 al 29 novembre 2015.
Contemporaneamente, nella stessa sede espositiva, oltre mille reperti rappresentativi della civiltà nuragica racconteranno l'affascinante storia dell'isola nella mostra "L'isola delle torri. Tesori dalla Sardegna nuragica", che dopo l'allestimento al prestigioso Museo Pigorini a Roma, e nello Spazio San Pancrazio a Cagliari, arriva a Milano nella significativa data del 2015, a trent'anni esatti dall'ultima grande mostra antologica sulla Sardegna e per tutta la durata dell’esposizione universale EXPO 2015.
Attraverso tre tematismi individuati come filo conduttore del racconto (il metallo, l’acqua e la pietra), il percorso espositivo, formulato in chiave didattica, porta all’attenzione del visitatore gli aspetti fondamentali della civiltà nuragica: l’architettura, il mondo del sacro e quello funerario, le tecnologie costruttive, in particolare quelle idrauliche, la società, l’economia, il territorio, la metallotecnica, l’arte.
Sono inseriti nell’allestimento i contesti più significativi riportati alla luce grazie all’intensa attività di ricerca e tutela effettuata dalle due Soprintendenze e dalle Università della Sardegna negli ultimi decenni, esemplificativi di alcune cruciali tematiche trattate dalla mostra.
I materiali esposti provengono da tutto il territorio regionale,  ma  grazie alla collaborazione con le Soprintendenze della Calabria, della Toscana, della Campania, anche da contesti della penisola.
La mostra, curata dal Soprintendente, dott. Marco Minoja, dai funzionari archeologi dott.ssa Gianfranca Salis e Luisanna Usai, ripercorre la complessa e articolata protostoria della Sardegna, segnata da processi di trasformazione e impegnata in un costante e fruttuoso dialogo con il mondo esterno. Gli indicatori archeologici di questo confronto sono gli oggetti, quelli di importazione che  si ritrovano nei siti archeologici isolani, e quelli di produzione sarda rinvenuti nel Mediterraneo, che evidentemente nell'antichità non ha rappresentato una barriera o un ostacolo, ma un veicolo di comunicazione.  All’interno del percorso, è inserita una istallazione museale relativa al complesso statuario di Mont’e Prama curata in collaborazione con il CRS4, che permette di esplorare virtualmente ogni singola scultura in tutte le sue parti. I metodi di multi-risoluzione sviluppati dal CRS4 combinati con luci e ombreggiature sintetiche permettono di passare in maniera fluida da visioni di insieme ad analisi di dettaglio dei più piccoli rilievi superficiali.
I due eventi sono realizzati grazie a una collaborazione della Soprintendenza Archeologia della Sardegna con l'Assessorato al Turismo della Regione Autonoma della Sardegna e con il Comune di Milano.
Inaugurazione martedì 6 maggio ore 18.00, Palazzo Litta, Corso Magenta 24