Il Carro di Tespi ci riporta la “gaiezza rossiniana”

rossini-gioacchino2E’ arrivata la bella stagione, e il Carro di Tespi tornerà a passare a Nord Est con un programma musicale “en plein air”, particolarmente vivace. Come sempre alla guida del Carro troviamo la Società Filarmonia di Udine con la sua Orchestra diretta dal maestro Alfredo Barchi.
Sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Fvg, dalla Fondazione Crup e dalla Camera di Commercio, il progetto, che come è noto ha come obiettivo la valorizzazione e la diffusione del repertorio lirico quale motivo d’incontro tra diversi popoli e culture, per l’estate 2015 ha deciso di portare in numerose piazze due opere rossiniane: “L’Italiana in Algeri” e “Il barbiere di Siviglia”.
In entrambe le rappresentazioni, vedremo sulla scena Maria Francesca Mazzara (soprano), Eugenio Gallani e Jan Belozorovic (bassi), Marta Di Stefano (mezzo soprano), Lia Biao (tenore), Sabina Willeit (contralto) e Neven Stipanov (basso buffo).
Insomma, riproporre Rossini sulla scena è sempre una scelta vincente.
Offuscato dalla “sindrome” verdiana, pochi sanno che il compositore marchigiano fu una vero prodigio della musica. Di famiglia umile, fu con sacrificio che portò avanti gli studi di violoncello e pianoforte, ma il talento era tale che, a soli 17 anni, compose una cantata, due sinfonie e la sua prima opera, “Demetrio e Polibio”.
Ed era appena diciottenne quando vide pubblicamente rappresentata una sua composizione; accadde al teatro di San Moisè di Venezia, e l’opera era la farsesca e ben nota, “Cambiale di matrimonio”. A questa seguirono altri cinque successi ma il suo ingresso trionfale dalla porta principale per il gota della musica internazionale, avvenne con “Tancredi” nel 1813 ed Elisabetta, regina d’Inghilterra” nel ’15. Opere che, nonostante il consenso ricevuto, nei tempi a seguire (oggi soprattutto) non furono più eseguite, al contrario del “Barbiere di Siviglia”, appunto, che possiamo senza dubbio definire la più grande opera buffa di Rossini, composta nel 1816 e presentata al pubblico il 20 febbraio dello stesso anno. La prima sera lasciò tutti perplessi, ma alla seconda replica fu un vero trionfo.
Rossini, al suo tempo, fu considerato uno dei più grandi compositori; i contemporanei lo chiamavano il “Cigno di Pesaro”, o il Mozart italiano. Ed è significativo che una “Grande storia della musica” pubblicata nel 1834, avesse per titolo: “Beethoven e Rossini”.

Il maestro, Alfredo Barchi

Il maestro, Alfredo Barchi

Si dice che come uomo fosse garbato, gioviale ma, soprattutto, estremamente ironico e i suoi scherzi e motti sagaci erano famosi in tutta Parigi.
Sebbene la sua musica fosse sottovalutata da molti giovani compositori tedeschi, egli non mancò di apprezzare la loro arte al punto di riconoscere la grandezza di Wagner.
Ma torniamo a bomba: secondo la critica, in virtù di un umorismo contagioso, dell’inesauribile ricchezza di melodie, dei ritmi vivaci e spiritosi e di una delicata orchestrazione, il “Barbiere di Siviglia”, a distanza di due secoli, riesce a mantenere intatte la sua freschezza e seduzione. L’opera che l’Orchestra Filarmonia eseguirà, dunque, rappresenta indubbiamente l’espressione più spontanea del temperamento di Rossini. Il suo stile “buffo” costituì per molti anni un modello per tutti i compositori e tra questi, fu Alfredo Casella a esortare i suoi colleghi a cercare di “recuperare la gaiezza rossiniana”.

Le date:
15 luglio in piazza del Duomo a Udine, “L’Italiana di Algeri”.
(in caso di maltempo il 16)
Replica il 17 luglio (in caso di maltempo il 18).
Il 19 luglio all’Alexander Girardi Hall di Cortina, “Il Barbiere di Siviglia”.
Il 21 luglio in Piazza del Popolo sempre a Cortina, la replica.
23 luglio al teatro Candoni di Tolmezzo “Il barbiere di Siviglia”. Le altre date dell’opera saranno: il 25 in piazza Capitolo ad Aquileia, (il 26 in caso di maltempo), il 28 in Piazza del Ferro a Gemona (in caso di maltempo all’auditorium Gemonensis) e il 31 al Palazzo dei Congressi di Grado.
Ad agosto “Il Barbiere” si sposterà di nuovo oltre “confine” per essere allestito il 4 all’Arena a Pola e il 9 a Merano alla Kurhaus.
Info. www.filarmonia.it