Fermati mentre cercavano di scappare dalla Campania i due autori della rapina è stato ucciso l’ucraino Anatolij Korol

Sono due fratellastri figli di un pericoloso capo clan di Castello di Cisterna i due giovani presunti assassini di Anatolij Korol il cittadino ucraino che ha perso la vita nel tentativo di sventare la rapina nel supermercato nel quale aveva appena fatto la spesa. I carabinieri di Napoli hanno infatti fermato due giovani con l’accusa di essere propri loro i rapinatori del supermercato. I due fermati hanno 20 e 32 anni avrebbero confessato. Si tratterebbe di Marco Di Lorenzo e Gianluca Ianuale, fratellastri, figli del boss Ianuale.  Il blitz dei carabinieri è avvenuto mentre e i due giovani si stavano organizzando per scappare dalla Campania quando avevano capito che il cerchio delle forze dell'ordine si stava stringendo. Durante le perquisizioni nel palazzo in cui i due fermati abitano i militari hanno recuperato numerose pistole e fucili. La scorsa settimana era stato proclamato il lutto cittadino a Castello di Cisterna in occasione dei funerali di Anatolij Korol, il 38enne ucraino ucciso per aver tentato di sventare la rapina in un supermercato. Lo aveva deciso subito il primo cittadino Clemente Sorrentino, sottolineando che si è trattato di "un atto doveroso verso una persona che ha compiuto un gesto coraggioso quanto eroico". La dinamica di quanto avvenuto non ha lasciato dubbi, Anatolij Korol has deciso di non volgere lo sguardo e di intervenire con coraggio e spirito civico purtroppo non scontato. Il 38enne fra l'altro era in compagnia della figlia di un anno e mezzo, ed aveva già pagato il conto quando, uscito dal supermercato Piccolo in via Selva, si è imbattuto nei rapinatori ed ha deciso di lasciare la figlioletta nel carrello della spesa fuori del punto alimentare, avventandosi sui malviventi. Nel corso della colluttazione che ne è seguita, Korol è stato colpito e ferito di striscio al capo con un oggetto appuntito, oltre ad essere raggiunto al petto e ad una gamba dai proiettili esplosi da uno dei rapinatori. Le indagini subito iniziate da parte dei carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna, guidati dal colonnello Luca Corbellotti si sono subito indirizzati verso la malavita locale che nutre ampie coperture camorristiche. Fondamentali per individuare gli autori dell'omicidio erano subito apparse le riprese effettuate dalle telecamere di videosorveglianza messe subito al vaglio dei tecnici dell'arma. I due malviventi erano giunti al supermercato con in testa un casco semintegrale, ed il volto completamente coperto da maschere ma comunque movimenti e fattezze fisiche potranno essere utili. I due erano armati di una sola pistola, usata da uno dei rapinatori per uccidere Korol, "colpevole" di aver bloccato l'altro malvivente. Anatolij Korol è stato ucciso per soli 300 euro, è questo infatti il bottino che i malviventi sono riusciti a portare via dalla cassa.