Euribor continua a scendere, le rate del mutuo… forse no

L'Euribor, l'indice su cui si basano i mutui a tassa variabile, sta continuando a calare da quasi 8 mesi di fila, cioè quasi dall'inizio dell'anno. Ieri ha toccato il nuovo minimo storico: -0,038% quello a tre mesi e -0,105% quello a un mese. Per chi non lo sapesse il tasso di interesse applicato ai mutui a tasso variabile (da cui poi deriva l'importo della rata) è dato dalla somma dell'Euribor e dello spread (la maggiorazione che la banca fa e che costituisce di fatto il suo compenso).

Un Euribor in calo, addirittura negativo, si traduce in un vantaggio diretto per coloro che hanno contratto un mutuo o stanno pensando di farlo. Per un mutuo di 200mila euro da rimborsare in 20 anni si tratta di un risparmio netto di quasi 10 euro al mese, 120 euro l’anno. Non certo pochi, per cui vale la pena di prendersi la briga e verificare che la banca stia effettivamente praticando queste diminuzioni.

In caso contrario (aumento dello canone), l'incremento della relativa rata sarebbe inesorabile. Non è affatto scontato che la "vostra banca di fiducia", sorpresa da tassi negativi, abbia reagito allo stupore inserendo delle clausole a propria tutela che neutralizzano tassi negativi. La più semplice è quella che fa si che il tasso non possa essere inferiore allo spread (anche se l'Euribor è negativo...). Considerato che un ulteriore calo di tale tasso non è affatto da escludere (viste le politiche ultraespansive dichiarate dalla Bce), meglio prendersi una mattina libera e andare a fare una chiacchierata allo sportello "di fiducia" più vicino.