Consumi in calo a maggio, ma la tendenza resta al rialzo

L'indice dei consumi a maggio 2015 ha registrato una diminuzione (-0,3%) su base mensile (aprile 2015), mentre su base annua (maggio 2014) il dato risulta in crescita (+1,2%).

Il dato, seppure discontinuo, conferma una crescita in termini trimestrali, è quanto rileva l'ufficio studi di Confcommercio che sottolinea: "la tendenza al progressivo miglioramento degli indici che stanno tornando sui valori di inizio 2013". Secondo l'ufficio di Confcommercio, dunque, lo stop registrato a maggio: "è solo temporaneo nel percorso di ripresa dei consumi delle famiglie italiane".

In particolare sono calati sia la domanda sia di beni (-0,4%), che di servizi (-0,2%), "un risultato che vanifica solo in parte la crescita che si era registrata ad aprile" (+0,5%). Relativamente alle singole macro-funzioni di spesa, l'unico incremento ha riguardato l'acquisto di beni e servizi per le comunicazioni (+0,4%), mentre il calo più ampio si è registrato sulla domanda per i beni e servizi per la mobilità (-1,5%), a causa - viene spiegato - di un rallentamento delle vendite di auto ai privati. Nel confronto con il mese di maggio 2014, la crescita dell'1,2% riflette l'andamento positivo sia della domanda relativa ai beni (+1,3%), sia di quella per i servizi (+1,0%). Tra gli aumenti più significativi, quelli per i beni e servizi per la mobilità (+6,6%) e per i beni e i servizi per le comunicazioni (+4,2%); al contrario, una riduzione dei consumi, sempre su base annua, si è registrata sia per i beni e i servizi ricreativi (-0,6%), sia per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,5%). Per quanto riguarda la tendenza a breve termine dei prezzi al consumo, l'Ufficio studi di Confcommercio stima per il mese di luglio, rispetto a giugno, una variazione nulla dei prezzi. Nel confronto annuo, la variazione dovrebbe attestarsi allo 0,2%, "la terza variazione positiva dopo un quadrimestre di deflazione".