ATTENTATO D’UN LUPO SOLITARIO COSTA ALL’ISIS 4.200 DOLLARI

Pur essendo diverse le condizioni, l'Isis di Abu Bakr al Bagdadi sta copiando la strategia dei 'mille tagli' adottata da Al Queda e Osama bin Laden. Con l'eccezione del massacro delle Due Torri (11 settembre 2001) il 'principe del terrore', ucciso in un raid Usa il 2 maggio 2011 in Pakistan. ha sempre preferito una serie infinita di attentati di 'lupi solitari' in Occidente, poco costosi (la Cia parla di 4.200 dollari ciascuno al massimo, al netto degli aiuti dell'Arabia Saudita), ma di grosso impatto per alimentare il terrore. Il loro motto era “Fateli sanguinare a morte”.

I proventi vengono dalle offerte dei ricconi del Golfo e dalla vendita del petrolio e servono per pagare l'acquisto delle armi e dell'esplosivo per i massacri nonché gli eventuali viaggi degli attentatori, specialmente degli invasati 'cani sciolti' musulmani che non han saputo integrarsi nella società europea pur vivendoci da anni.
Fanatici slegati dal vertice del sedicente Califfato, cui comunque proclamano di ispirarsi, e che approfitta dei loro attentati, rivendicandoli per dimostrare la propria efficienza come fucina di morte. Così è stato per la serie di massacri in Francia, in Belgio e recentemente anche su un treno in Svizzera,
Conseguenza: terrore e chiusura delle frontiere a Ventimiglia, Chiasso e Tarvisio e problemi grossi per il nostro Paese.
I quaedisti erano più prudenti e metodici, preparavano le azioni con una lunga pianificazione. Con l'eccezione della già citata strage a New York, non volevano fare molte vittime, ma costringere gli apparati di sicurezza occidentali ad allungare le difese.
Il campo d'azione del Califfato si è invece spostato in Europa. Lo stato islamico ha reso tutto più rapido, affidandosi a chiunque sia disposto a unirsi alla sua causa. Poteva essere il mujaheddin che aveva combattuto in Iraq, il debosciato convertitosi all'Islam radicale, il deluso perché costretto a vivere nelle periferie degradate, anche il borghese che trovava un nuovo ideale nello sgozzare gli 'infedeli', il disturbato mentale facilmente manipolabile.
Una manciata di secondi di registrazione su un telefonino. Ma a loro basta.
I mille tagli sono inferti dall'estremista solitario, dalla cellula o da un insieme di 'agenti in sonno' infiltratisi in Occidente usando ogni via possibile, anche sui barconi dei disperati. Alcuni guerriglieri sono designati per la missione, legati ai fronti esterni, ma altri lo diventano soltanto in una fase successiva, dopo un massacro.
Ma pure per l'Isis, dati anche i tracolli subìti in Siria e in Libia, la situazione si è fatta più difficile: dopo gli attentati a Parigi, Nizza, Bruxelles e in Germania e Svizzera i controlli si sono fatti più serrati ed ecco spiegata la strategia dei mille tagli.
Anche le rivendicazioni si sono adattate: semplici, standard, fatte con la copia carbone. Cambia la città del massacro, ma le frasi sono uguali e stendono una copertura ideologica che avvolge il ragazzo terrorista con l'ascia, il rifugiato con la bomba o il kalashnikov, l'autista del camion della morte.

AUGUSTO DELL’ANGELO

Augusto.dell@alice.it