Analisi: Tutti ne parlano ma chi è davvero Syriza?

Come spesso è di moda in Italia, c'è la provinciale abitudine di parlare delle questioni in maniera superficiale senza conoscere bene le questioni o la genesi dei fatti che, in questo caso,  ha portato un partito, al successo. Si tende, in una logica di tipo berlusconiano, a personalizzare tutto, quindi se Forza Italia sta a Berlusconi e  Il Pd a Renzi, Syriza sta a Tsipras. Ma in realtà Syriza è qualcosa di più ed è una vera coalizione della Sinistra. Si tratta di un partito politico, a ispirazione "autenticamnte" socialista democratica. Nato nel 2004 come coalizione di partiti e politici indipendenti di area socialista, gruppi ambientalisti di sinistra, e organizzazioni eurocomuniste, si è costituita solo nel 2012 come partito unico.Insomma un percorso non casula  e non raffazzonato come quelli che ci ha abituato la politica italiana, che pensa che coaliazione sia solo fusione fredda di sigle. Nel luglio 2013 viene celebrato il primo congresso fondativo Syriza. Il suo leader è Alexis Tsipras, ex presidente del Synaspismós, il principale tra i partiti fondatori. Il partito, sin dalla sua fondazione, ha avuto al proprio interno una forte componente femminista e anti-razzista; I partiti che formarono originariamente la Coalizione della sinistra radicale furono: Synaspismos (Coalizione della Sinistra, dei Movimenti e dell’Ecologia); AKOA (Sinistra Innovatrice Comunista Ecologista);
DEA (Sinistra dei Lavoratori Internazionalisti); KEDA (Movimento per l’unità d’azione della sinistra, nato da una scissione del Partito comunista di Grecia);
Cittadini attivi (l’organizzazione politica guidata da Manolis Glezos). Ma proprio perchè si tratto di una unione ragionata alla nascita della Coalizione contribuirono anche numerosi attivisti di sinistra indipendenti, che nei fatti sono diventati un collante fra le varie anime fino a catalizzarne perfino la linea politica.  Punti programmatici sostenuti dal partito non sono solo quelli delle recenti promesse elettorali per togliere la Grecia dal giogo della Troyca sono anche quelli di tagliare drasticamente la spesa militare. Adottare una tassa sulle transazioni finanziarie e anche una tassa speciale per i beni di lusso. La protezione del diritto alla istruzione, alla sanità e all’ambiente. Smilitarizzare la guardia costiera (in Grecia: Limenikò Sòma − Ellinikì Aktofylakì) e sciogliere le forze speciali anti-sommossa. Proibire la presenza di poliziotti con il volto coperto o con armi da fuoco nelle manifestazioni. Cambiare i corsi per poliziotti in modo da mettere in primo piano i temi sociali come l’immigrazione, le droghe o l’inclusione sociale. Depenalizzare il consumo di droghe, combattendone solo il traffico. Aumentare i fondi per i centri di disintossicazione. Nazionalizzare gli ospedali privati. Eliminare ogni partecipazione privata nel sistema pubblico sanitario ed eliminare i ticket a carico dei cittadini nel servizio sanitario. Il partito mette al centro del proprio programma la legalizzazione del matrimonio omosessuale e delle politiche a favore del diritto di asilo per gli immigrati. In realtà di tutto questo programma in Italia è arrivato ben poco, quello che ci è giunto dai canali di informazione è solo la pretesa della vincente Syriza,  di esigere dalla UE un cambiamento drastico nei confronti della sovranità ellenica e del ruolo della BCE perché finanzi direttamente gli Stati e i programmi di investimento pubblico., su questi aspetti sappiamo come sta andando e vedremo anche se Syriza manterrà la promessa di sottoporre a referendum vincolanti i trattati e altri accordi rilevanti europei.