A Trieste c’è un mare giurassico

graAncora un’estate all’insegna della paleontologia e della divulgazione scientifica sul sito del Villaggio del Pescatore, attraverso una nuova, spettacolare mostra allestita dalla ditta Zoic. Dopo la fortunata esposizione alle Scuderie di Miramare - con il montaggio in diretta di due grandi scheletri di dinosauro in una scena di combattimento - e la mostra sulle uova di dinosauro, arriva adesso un ulteriore appuntamento per la valorizzazione del sito paleontologico di Duino. E’ da poco uscito nelle sale cinematografiche il quarto episodio della serie di Jurassic Park, un film dove fanno la loro comparsa animali predatori giganteschi adattati all’ambiente acquatico: quale migliore occasione per aprire una finestra su quello che accadeva nel mare al tempo dei dinosauri e confrontare realtà scientifica con finzione cinematografica. A partire da venerdì 10 luglio per tutta l’estate, fino al 1^ novembre prossimo, il sito del Villaggio del Pescatore ospiterà nella mostra “Il mare (al tempo) dei dinosauri”. Con una serie di repliche, modelli e campioni originali, esemplari lunghi fino otto metri, la mostra presenta uno spaccato di quanto abitava il mare e gli abissi marini nell’Era dei Dinosauri. Mosasauri, pliosauri, plesiosauri, elasmosauri, ittiosauri, tartarughe e coccodrilli giganti : una passerella di predatori dei mari giurassici e cretacei, animali che il nostro dinosauro Antonio e i suoi simili, quelli che tuttora giacciono nella profondità della roccia del Villaggio del Pescatore, forse avevano imparato a conoscere e i cui resti forse un giorno verranno alla luce anche nel giacimento triestino. Tra gli esemplari in mostra una tartaruga gigante (Archelon) di 5, 5 metri per 4,5, un Liopleurodon di 7 metri di lunghezza, un cranio di Ittosauro, un cranio originale di Mosasauro di un metro e mezzo, un esemplare originale di Clausiosaurus di 50 cm e, ancora, un esempio di Mixosauro, di Pleurosaurus e del coccodrillo gigante Sarchosauchus.

«I dinosauri erano animali esclusivamente terrestri. Non frequentavano gli ambienti acquatici se non per particolari e contingenti motivi. E’ errato quindi parlare di “dinosauri marini”, spiega il curatore Flavio Bacchia». «I mari e gli oceani dell’Era Mesozoica o Era Secondaria, detta anche l’Era dei Dinosauri, erano tuttavia popolati da una moltitudine di rettili che occupavano le nicchie ecologiche dominate al giorno d’oggi principalmente da grandi mammiferi quali delfini, orche, balene e capodogli. Gli squali erano presenti oggi come allora, e sono cambiati ben poco nel corso dei milioni di anni. Non c’è area migliore del sito del Villaggio - prosegue Bacchia – per mostrare le creature che nuotavano nei mari quando i dinosauri dominavano le terre emerse del nostro pianeta».

Nell’ultimo film della saga prodotta da Spielberg, fa la sua comparsa una creatura acquatica ambientata in un’enorme piscina collegata al mare aperto. L’animale viene definito “mosasauro” - esemplare che sarà presente anche nella ricostruzione del Villaggio - e indicato come mangiatore di ammoniti, pesci, squali e mosasauri più piccoli. I mosasauri erano rettili marini vissuti alla fine dell’Era Mesozoica, che popolavano mari generalmente caldi e poco profondi. Il più grande mosasauro finora conosciuto è l’Hainosaurus, ritrovato prevalentemente in Europa, che raggiungeva i 17,5 metri di lunghezza. Nel film questo animale compare in tre scene e il regista lo ha voluto di 45 metri, misura che allo stato attuale della conoscenza scientifica non esiste. «E’ una prassi collaudata rappresentare nei vari Jurassic Park gli animali preistorici con misure irreali – racconta ancora Bacchia -  fa parte della fantasia mediatica. Ma è  importante ricordare che tutte le considerazioni sulle misure degli animali preistorici sono il frutto della conoscenza scientifica del momento e possono cambiare a fronte di nuove scoperte. Significativa è la storia dello Spinosaurus, il dinosauro gigante del terzo film della saga di Jurassik Park. Al tempo delle riprese il regista aveva esagerato nelle dimensioni dell’animale portandolo a circa 17 metri di lunghezza a fronte di reperti fossili che ne limitavano la misura a circa 10 metri. Poco tempo dopo l’uscita del film però la Zoic di Trieste ha preparato per il Museo Civico di Storia Naturale di Milano un pezzo di mascellare di Spinosauro appartenente ad un cranio di circa due metri, cosa che ha portato questo dinosauro a diventare il più grande carnivoro terrestre di tutti i tempi e a combaciare con la misure proposte dal regista nel film…».

La mostra sarà fruibile con visite guidate di scadenza oraria. Apertura dal 10 luglio al primo novembre. Fino alla fine di agosto venerdì, sabato e domenica dalle 16.30 alle 20.30. Settembre sabato 14 -18 e domenica 10-13 e 14 – 18. Ottobre domenica 10 – 17. Gruppi su prenotazione anche in altre date e orari. Contatti cooperativagemina@gmail.com, 347 1006724