L’arte italiana visita Buenos Aires

Buenos Aires, a momenti classica, a momenti alternativa, viva di giorno, estrema di notte, una città dagli spiccati attributi artistici dove si fondono il calore delle terre sudamericane, gli sfiziosi profumi e sapori di una cena tra compañeros de aventura, decise ma passionali, si uniscono anche le note di un tango ballato sotto le stelle, nel buio di una notte, dove non mancano i colori che sono l’anima dell’arte e di questa città.

Giampaolo Muliari-Arrivederci Fratello Mare

Giampaolo Muliari-Arrivederci Fratello Mare

L’istituto Italiano di Cultura dedica i suoi spazi per conciliare ancora più strettamente questo magico rapporto, offrendo ai visitatori opere di spicco che hanno origine dalla mano di Giorgio Celiberti, autore di quei cuori che, quasi graffiati, hanno descritto la vita, sulle pareti dei suoi quadri come in quelle del mondo dell’arte italiana. La sonorità di una poesia, descritta a matita, si diffonde dai ritratti di Giampaolo Muliari che, colgono l’osservatore nel profondo, scavando nei legami tra ricordo e sentimento; non meno emozionali, dai similari toni delicati, sono i soggetti che fuoriescono da ogni mitologica ed incantata proposta di Grazia Gottarelli, artista che ha saputo far rinascere un’epoca abbandonata all’interno di una moderna. Non ci si può scordare che Buenos Aires è una città che ama saper vivere,

Giancarlo Caneva - Computer

Giancarlo Caneva - Computer

e questa particolarità sembra calzare a pennello con le esplosioni di colori nate dalla veneta Carla Rigato, che antepone dei festosi ordigni di vivacità al neutro di uno sfondo in attesa di poter comunicare. Altrettanto variegato è lo spunto fantasioso e spaziale narrato dalle iconiche avventure di Giancarlo Caneva, echeggiante di quel contrasto classico, dal rintocco alternativo che ci viene offerto da Buenos Aires che, come le sue circostanti terre, racchiude la spensieratezza della natura, che si lascia invece coinvolgere dall’arte di Carla Galli Morandi, che dal suo angolo di ispirazione milanese, sfocia a opere che rimuovono i confini da ciò che viene creato dalla natura e ciò che è costruito dall’uomo. Giungendo a conclusione, le redini del buon gusto sono nelle mani di Adriano Bolzan, pluripremiato creatore di stupore, sorprende anche il più affermato osservatore moderno dall’alto delle sue sublimi opere. Tali maestri, affiancati da altrettanti valorosi interpreti dell’arte, saranno presenti dal 10 al 24 Marzo 2016, all’interno degli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura della capitale argentina.
Per informazioni:

Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires

M.T. de Alvear 1119 – 3er. piso

(C1058AAQ) Capital Federal

Tel. + 54 11 5252-6800

Fax. + 54 11 5252-6803