Un primato che a molti non piace, ma è italiano il primo F-35 che completa un volo oltreoceano

Nonostante le tante perplessità per gli alti costi e per il fatto che si tratta di velivoli da bombardamento e non semplicemente difensivi, prosegue il programma tricolore sugli F35 Così un F35A Lightning II dell'Aeronautica Militare italiana ha completato il primo volo transatlantico, volando dalla base aerea di Cameri – in provincia di Novara - fino a Patuxent River, nel Maryland, sede di una base aerea della Marina Militare statunitense. Una trasvolata che non emula certo il volo solitario di Charles Lindbergh con il suo Spirit of Saint Louis e nemmeno le trasvolate di Italo Balbo ma è comunque un primato di cui, se non andare orgogliosi, almeno.. accontentarsi si può. A darne notizia è stato il Ministero della Difesa. Il velivolo, denominato AL-1, è il primo jet internazionale di questo tipo completamente costruito in Italia nella FACO (Final Assembly & Check-Out) di Cameri. Ai comandi dell’aereo per la traversata è stato un pilota italiano di F35 dell’Aeronautica Militare che lo scorso novembre ha completato la sua formazione nella base militare americana di Luke, Arizona, dedicata al programma multinazionale di addestramento sul Jsf. Il velivolo rimarrà a Patuxent River per circa tre mesi per effettuare alcuni test sulla compatibilità elettromagnetica degli apparati. AL-1 è il primo di cinque F-35 italiani che farà parte, da maggio, della flotta internazionale di F-35, di stanza presso la base di Luke, Arizona, dedicata al programma multinazionale di addestramento e formazione dei piloti, e che vedrà arrivare a marzo il primo gruppo di piloti italiani. La trasvolata, pianificata con due tratte, per un totale di 11 ore di volo, spiega la Difesa, è stata resa possibile grazie all’impiego di un velivolo cisterna KC-767 “tanker” che ha rifornito in volo l’F35. Partito da Cameri il 3 febbraio, dopo una sosta a Lajes, nelle isole Azzorre, l’aereo è atterrato negli Stati Uniti il 5 febbraio scorso.