Schlein da Portella della Ginestra: Decreto “lavoro” del governo è sentenza di condanna alla precarietà: “I lavoratori saranno più ricattabili”

Il decreto lavoro varato dal governo è una sentenza di condanna alla precarietà, ruba il futuro alle prossime generazioni questa in estrema sintesi la posizione della segretaria dem Elly Schlein. “Con questo decreto i lavoratori saranno più ricattabili” chiosa la leader Pd, il decreto sul lavoro annunciato per oggi “è una provocazione insopportabile”. È duro l’attacco della segretaria del Partito democratico Elly Schlein al provvedimento del governo Meloni in discussione oggi in Consiglio dei ministri. “Con questo decreto i lavoratori saranno più ricattabili”, afferma la leader dem intervistata dal quotidiano La Stampa. “Si parla di estendere i voucher e liberalizzare i contratti a termine, è l’esatto contrario di ciò che serve”, argomenta Schlein, che spalleggia la proposta del segretario della Cisl Sbarra riguardo a nuove tasse sulle rendite. “Serve una redistribuzione”, perché “l’idea di abbassare le tasse a tutti – dice – nasconde la volontà di abbassarle ai ricchi, facendo mancare le risorse e i servizi ai poveri”. “Limite ai contratti a termine, legge sulla rappresentanza, salario minimo, poi abolizione degli stage gratuiti”: queste le ricette per l’occupazione che arrivano dal Pd di Schlein per dire “basta al lavoro povero e al lavoro precario”. Poi la segretaria dem sottolinea: “In Spagna hanno limitato i contratti a termine con un patto tra imprese e sindacati, la direzione è questa”. Sul contrasto alla povertà, la segretaria del Pd sostiene che “il governo Meloni ha come priorità fare uno spezzatino del reddito di cittadinanza per piantare bandierine ideologiche negli occhi delle fasce più fragili”. E aggiunge: “La destra pensa a contrastare i poveri, non la povertà”. Contro la denatalità, osserva “se pensano che bastino gli incentivi fiscali, non hanno capito nulla”, avverte Schlein, che indica i “contratti che durano uno o due mesi” come il vero problema di chi non fa figli. Con il Movimento 5 stelle sente il bisogno “di provare a unire le forze nelle nostre differenze sui terreni di battaglia comune”, e ad esempio cita “il contrasto al progetto Calderoli di autonomia differenziata”.Va ricordato che oggi la segretaria nazionale del Pd non ha scelto il bagno di folla della manifestazione nazionale dei sindacati ma ha preferito recarsi in Sicilia e più precisamente a Portella della Ginestra. E’ infatti partito dalla Casa del Popolo, di via Giorgio Kastriota a Piana degli Albanesi, il corteo del primo maggio che si concluderà appunto a Portella della Ginestra. La manifestazione è organizzata dalla Cgil insieme alla Flc, la Federazione lavoratori della conoscenza. Si ricorda così il 76° anniversario della strage compiuta dalla banda guidata da Salvatore Giuliano che costò la vita ad undici persone riunite per la festa dei lavoratori.