Sanità: Svaniti i soldi extra, facile prevedere ulteriore fuga di medici e infermieri dagli ospedali

Il titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti, è stato schietto: i 4 miliardi in più nel fondo sanitario che aveva chiesto il ministro alla Salute, Orazio Schillaci, nella manovra non saranno previsti. Inutile dire che la sanità ha bisogno di più fondi soldi ma il governo non ha intenzione, nonostante le mirabolanti promesse, di dare stanziamenti extra. Così per un settore ormai in grande difficoltà sarà sempre più difficile assicurare un’assistenza di qualità, tra liste di attesa, servizi territoriali deboli, ospedali da rimodernare, ma soprattutto difficilmente si risolverà il problema del personale. Già oggi in molti reparti e servizi territoriali mancano medici e infermieri e anche l’ammissione fatta dallo stesso ministro Schillaci che per trattenerli bisogna dare compensi migliori ai professionisti resta nel libro dei sogni e delle illusioni per gli italiani che si sono fidati di Giorgia e dei suoi sodali . Le uscite verso l’estero di giovani neo laureati ma anche di figure più esperte, così come gli spostamenti nelle strutture private e pure il fenomeno dei gettonisti diventerà maggiore. Questi liberi professionisti, che si spostano da una struttura all’altra, tengono ancora in piedi i pronto soccorso in molte Regioni. Nel decreto “Bollette” di fine maggio era stato inserito un articolo per ridurre il fenomeno, ma per ora non se ne vedono gli effetti. Si dava alle Asl un ultimo anno di tempo per arruolare i gettonisti, ma solo in casi di emergenza. E soprattutto si prevedeva la stesura di un tariffario per evitare sfide al rialzo tra le Asl per accaparrarsi i medici. Per ora il tariffario non esiste e soprattutto il termine “emergenze” richia di essere l’anticamera di ogni liberi tutti, perchè le emergenze nella sanità e in generale nei servizi sociali sono la norma e non certo l’eccezione. In sostanza il governo Meloni non ha intenzione di aumentare i soldi destinati alla spesa sanitaria, che secondo le previsioni dell’esecutivo sarà al 6,2%, dato tra i più bassi di sempre. Per chiedere più fondi e addirittura promuovere una legge che porti il rapporto spesa/Pil al 7% (vorrebbe dire 16-17 miliardi in più) si stanno muovendo alcune Regioni in maniera bipartisan, ma è battaglia da fare subito perchè una volta fatta la Finanziaria sarà troppo tardi.