Rifugiati in Fvg, Lauri (Sel): Progetti di integrazione unica risposta per evitare guerre di religione e guerre tra poveri

“L’accoglienza diffusa è la sola strada da prendere per gestire l’impennata del numero dei richiedenti asilo in regione determinatosi nelle ultime settimane. Le ragioni di questo aumento improvviso, che non dipendono dalle politiche della Regione, non sono chiare ma con questo approccio piccoli gruppi di profughi in fuga dalle zone di guerra possono essere accolti sul territorio senza creare grosse concentrazioni di individui nelle località destinate all’accoglienza.”
Lo ha affermato Giulio Lauri, Capogruppo di Sel in Consiglio regionale, intervenendo oggi ai lavori della III Commissione convocata per l’approvazione della delibera di Giunta che dà l’avvio a percorsi di alfabetizzazione e integrazione per i richiedenti asilo. “E’ l’accoglienza diffusa il modo migliore per dare risposta a quelle preoccupazioni che legittimamente sorgono nei cittadini e che il centrodestra strumentalmente amplifica e strumentalizza.” Ha continuato lauri che si è poi rivolto al capogruppo Di Forza Italia che aveva criticato la delibera sui giornali odierni.
“Al Consigliere Riccardi chiedo: se i 20 egiziani copti assassinati l’altro giorno sulle coste libiche fossero riusciti a fuggire, avremmo fatto bene ad accoglierli o avremmo0 dovuto respingerli? Perchè se si è d’accordo che chi fugge da zone di guerra deve essere aiutato, allora se si è forza di governo bisogna dire come, e non si può essere contemporaneamente contro la concentrazione dei profughi nelle caserme e contro i progetti di integrazione nella rete SPRAR destinati a sostenere i comuni che si fanno carico della gestione dell’emergenza. E se Riccardi ha poi elementi per sospettare tornaconti illeciti da parte dei soggetti che gestiscono l’accoglienza dei richiedenti asilo in regione, invece di fare insinuazioni vada a fare denuncia in Procura.”
“Quando alimenta le paure dei cittadini colpiti dalla crisi economica, la destra si comporta in modo irresponsabile: i progetti di alfabetizzazione e integrazione che approviamo oggi costano alla Regione meno di 0,17 euro per abitante e rientrano interamente con il gettito dell’IVA sui contributi statali per i richiedenti asilo versata in Regione. E’ chiaro che le politiche di accoglienza europee e nazionali non sono efficaci ma noi governiamo una regione e più che fare propaganda dobbiamo affrontare i problemi che non si risolvono scatenando inutili guerre tra poveri.”