RICICLAGGIO DI DENARO: GLI EURODEPUTATI BOCCIANO LA LISTA NERA PROPOSTA DALLA COMMISSIONE

Il Parlamento europeo ha rinviato alla Commissione Ue la sua proposta per una “lista nera” dei Paesi considerati a rischio per riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo, chiedendo di ampliarla per includere, ad esempio, i territori che agevolano i reati fiscali.
"L’ampia maggioranza del voto riflette la forza della posizione del Parlamento circa l'inadeguatezza dell’elenco attuale”, ha commentato Judith Sargentini (Verdi/ALE, NL), co-relatrice. “Ora speriamo che la Commissione si dimostri più ambiziosa nelle revisioni, in modo da stilare una lista nera che sia atta allo scopo".
Secondo Krišjnis Karins (PPE, LV) - l’altro co-relatore che si è astenuto nel corso della votazione - "un Paese dovrebbe essere incluso nella ‘lista nera’ solo quando vi sia una chiara evidenza di una minaccia sistematica di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo. La Commissione ha bisogno di avere un algoritmo semplice e trasparente, in grado di sostenere il controllo pubblico".
Nella sua “lista” la Commissione elenca undici Paesi (Afghanistan, Iraq, Bosnia-Erzegovina, Siria, Guyana, Laos, Uganda, Vanuatu, Yemen, Iran e Corea del Nord) giudicati carenti nella lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Le persone e i soggetti giuridici dei Paesi inclusi nella lista nera sono soggetti a controlli più severi quando fanno affari in Europa.
La risoluzione che ha rinviato la lista alla Commissione è stata approvata a maggioranza assoluta con 393 voti in favore, 67 voti contrari e 210 astensioni.