Revisioni auto, sono scattate le novità

Per qualcuno è una utile procedura di controllo che garantisce sicurezza, per altri è solo una ulteriore gabella a carico degli automobilisti. Parliamo della revisione biennale degli autoveicoli. Certo che la sensazione portando il proprio mezzo nei centri predisposti non è positiva. Il problema non è la superficialità o meno con i quali vengono svolti i controlli, la sensazione è in molti casi che ci si ritrovi dinnanzi ad un esame che in realtà non garantisce nulla perchè i trucchetti per eludere una eccessiva fiscalità de macchinari di controllo ci sono . Insomma siami al solito meìd italiano, si fissano parametri elevatissimi per far bella figura nelle statistiche europee e poi si lascia alla discrezionalità l'applicazione delle stesse. Il motivo non è la propensione alla furbizia, come qulacuno sostiene, ma il fatto che alcuni di questi parametri sono in realtà numeri astrusi che in alcuni casi anch applicati a veicoli a chilometri zero darebbero risultati non del tutto soddisfacenti. Comunque ora una nuova stretta ai controlli è stata data, sono infatti cambiate alcune regole per le revisioni auto/moto. Dal 1° gennaio è scattato lo stop di quelle eseguite in maniera superficiale, giurano al ministero dei trasporti dando risposta ad una richiesta, peraltro, sollevata a gran voce da tutti gli operatori del settore, che, in questi anni, hanno agito onestamente a fronte di una piccola parte di centri autorizzati che agevolavano le “promozioni” di vetture e moto non proprio perfettamente a norma.

Il problema in realtà che anche fra gli onesti, quelli inflessibili ad applicare parametri e coefficienti ministeriali, ci sono dei disonesti che non esitano a spremere il cliente proponendo riparazioni non necessarie quando magari sarebbero sufficienti taratura o, magari, nel caso dell'inquinamento una bella sgroppatae del mezzo su strada veloce. Infatti in molti casi è risaputo che l'utilizzo prevalente in città dei mezzi crea degli accumuli di polveri, ad esempio nel famigerato fap, che se non pulito falsa non poco i risultati oltre che strozzare le prestazioni dei mezzi aumentandone i consumi e quindi l'inquinamento. Senza entrare in altri esempi che possono riguardare altri organi meccanici, appare chiaro che il problema sarebbe quello di un controllo costante del veicolo per la consapevolezza del proprietario che un veicolo efficiente è sicuro per se e per gli altri, ma ovviamente in tempi di crisi economica il postergare una riparazione è più una necessità che una furbata. Comunque ora dovrebbe essere più difficile aggirare la revisione eseguita sull’autovettura che viene effettuata anche tramite videosorveglianza, comunicata in tempo reale alla Motorizzazione Civile e quindi teoricamnte strettamente monitorata, così come previsto dal nuovo protocollo per le revisioni denominato “Mctcnet2”.

Se gli autoriparatori salutano con soddisfazione questa novità non + così per i centri di revisione preoccupati perché la nuova revisione comporterà un deciso aumento dei costi e ovviamnte un nuovo numero di adempimenti burocratici da espletare. Per adeguarsi alle disposizioni previste dal nuovo protocollo, i centri autorizzati hanno già sostenuto una spesa di almeno 10.000 euro per l’adeguamento dei macchinari e dei software, a fronte di una tariffa ministeriale che è ferma da oltre 7 anni, insomma presto c'è da giurare che il costo per il cittadino aumenterà.