Renzi agli industriali bresciani: C’è disegno per spaccare Paese

Ieri, in una Brescia che attendeva il premier Renzi all’assemblea di Confindustria, è andato in scena un copione visto più volte anche se alcuni attori sono cambiati ed oggi a fare la parte del leone in certe assise non è più il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi come in passato ma Matteo Renzi del Pd, anche se molti giurano di non aver colto differenze sostanziali. Comunque sia in attesa del premier si è svolta la manifestazione di protesta organizzata da centri sociali, Cobas e movimenti studenteschi. Si sono verificati anche dei tafferugli in cui sono rimasti feriti un agente di Polizia e un carabiniere. I centri sociali hanno poi tentato di aggregarsi al corteo della FIOM che ha però rifiutato la commistione ed anche qui vi è stato qualche momento di tensione. Gli operai ed il sindacato hanno capito che era assolutamente controproducente e rischioso che certi soggetti si mischiassero alla loro manifestazione pacifica. Il premier dal canto suo è arrivato all’assemblea degli industriali di Brescia nello stabilimento della Palazzoli entrando in auto da un ingresso lontano dai manifestanti di cui si sentivano fischi e contestazioni. Nel mirino dei lavoratori il Jobs Act. Il premier invece è stato accolto dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.