Nuovo Sos dal Mediterraneo, alla deriva barcone con 100 migranti. Possibile un nuovo naufragio dopo la tragedia di sabato. L’ira di padre Zanotelli

Ancora un allarme, un Sos che arriva dal mare e ancora rimpalli di responsabilità, ancora l'angoscia per una nuova possibile tragedia  in mare, stavolta per una barca con 100 migranti a bordo, in difficoltà a 60 miglia a nord dalla città libica di Misurata. È Alarm Phone, call center di volontari che raccolgono richieste di soccorso in mare, a lanciare l'allerta, spiegando anche che i passeggeri dell'imbarcazione hanno chiesto di non informare le autorità libiche della loro posizione. La prima chiamata è delle 11, in una successiva i migranti hanno detto di avere a bordo anche un bambino "in stato di incoscienza o deceduto" e che tra di loro sta montando il panico.  "Roma e Malta ci hanno istruito di contattare la Guardia costiera di Tripoli come autorità competente" per il soccorso, aveva comunicato ancora Alarm Phone, aggiungendo che finora "non abbiamo avuto alcuna risposta dalla Guardia costiera di Tripoli. Non possiamo nemmeno confermare che abbiano ricevuto il nostro messaggio. Stiamo chiamando tutti i numeri di telefono, finora senza successo". La situazione nel frattempo si fa "disperata": "Presto non sarò più in grado di parlare perché mi sto congelando", è stato l'appello di una delle persone a bordo, mentre Malta, dice sempre Alarm Phone, "ci ha dato un ottavo numero della Guardia costiera di Tripoli. È ridicolo. Ne basterebbe uno se rispondessero". Ad ogni modo, la nave della Ong Sea Watch si sta dirigendo verso quella in difficoltà, pur ammonendo che "siamo a circa 15 ore di distanza. Non possiamo coprire da soli il Mediterraneo, dove le persone vengono lasciate morire".  Nel pomeriggio Palazzo Chigi si attiva e contatta la Libia.

In serata il ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli ha  annunciato su Twitter che  "La nave Sierra Leone, sotto coordinamento libico, sta iniziando a prendere a bordo i 100 migranti dal gommone. Tutto si svolge secondo le convenzioni internazionali, i naufraghi andranno a Tripoli. Seguo con attenzione, nella speranza che l'operazione si concluda senza problemi".  E' evidente che la linea del governo italiano a guida Salvini  non cambia. "Quello che sta succedendo nel Mediterraneo è frutto delle azioni di alcuni Paesi, che poi ci fanno pure la morale", contrattacca Luigi Di Maio. "Macron prima ci fa la morale e poi continua a finanziarsi il debito pubblico con i soldi con cui sfrutta i Paesi africani", accusa ancora il vicepremier M5s. "Se vogliamo continuare a parlare degli effetti continuiamo con la retorica dei morti in mare che ovviamente sono una tragedia e hanno tutto il mio cordoglio, ma dobbiamo parlare delle cause perché se oggi c'è gente che parte - sottolinea - è perché alcuni paesi europei con in testa la Francia non hanno mai smesso di colonizzare l'Africa". Né cambia atteggiamento Matteo Salvini. "Mi sento colpevole? No, meno persone partono, meno persone muoiono", chiarisce il ministro del'Interno. "Più persone partono, più persone muoiono. I porti sono e rimangono chiusi", ribadisce.

Sconsolato ma all'attacco padre Alex Zanotelli  il missionario pacifista, secondo cui la nuova strage di migranti nel Mediterraneo dove, secondo i dati forniti dall'Oim ci sono state altre 120 vittime, "peserà sulla coscienza di Salvini". Padre Alex Zanotelli interpellato dall'AdnKronos, dice di non trovare "quasi più parole per quanto sta avvenendo". Racconta: "In questi giorni mi sono letto il rapporto dell'Onu su diritti umani dei rifugiati in Libia datato 18 dicembre 2018: è devastante. Abbiamo un governo di barbari senza cuore, stiamo perdendo la nostra umanità. La situazione è insostenibile. Non riesco a capire come si possa avere un governo a cui manca l'umanità". Padre Zanotelli riflette quindi sul nuovo recupero, da parte della Sea Watch, di altri 47 immigranti e pensa alle parole del ministro dell'Interno che ha detto che "finché i porti resteranno aperti, i trafficanti continueranno ad uccidere". Al che osserva Zanotelli: "Vediamo se ora riceve questi 47 disperati. Dal momento che i porti sono aperti - perché per chiuderli serve un documento scritto del ministro e non mi pare di averlo mai visto - li dovrà ricevere da qualche parte". Il missionario pacifista riflette anche sui sondaggi che danno sempre la Lega in testa: "Questa è un'altra sofferenza enorme. Purtroppo nel popolo italiano, ma nel resto dell'Europa la situazione non è diversa, non so cosa sia avvenuto. Siamo usciti da una Seconda Guerra Mondiale, da un crogiuolo terribile, avevamo la patria dei diritti e ora all'improvviso è caduta. Le ragioni fondamentali credo siano che la tribù bianca si sente ora minacciata. Abbiamo conquistato tutto e adesso ci sentiamo minacciati, abbiamo paura e allora dobbiamo difendere il nostro benessere. E' assurdo vivere in un mondo così disuguale. Questo è ancora peggio di Salvini".