Salvini abusò del suo potere per il blocco della nave Gregoretti, per il tribunale dei ministri (e Di Maio) deve essere processato per sequestro di persona

Secondo il tribunale dei ministri di  Catania Matteo Salvini abusò del suo potere per il blocco della nave Gregoretti:  "Ha abusato dei suoi poteri privando della libertà personale 131 migranti a bordo dell'unità navale Gregoretti della guardia costiera italiana alle 00,35 del 27 luglio 2019". Questo l'atto di accusa del tribunale dei ministri di Catania dopo gli accertamenti sull'ex ministro degli Interni Matteo Salvini. Il documento del Tribunale dei ministri è stato pubblicato dal Corriere della Sera e l'ex ministro ha già replicato alla notizia ieri sera nel corso di una intervista a Rete 4. "Un'inchiesta vergognosa. Quanto costa agli italiani questa caccia alla streghe? Indagato perché ho difeso la sicurezza, i confini e la dignità del mio Paese. Incredibile". Così il leader della Lega commenta il documento del Tribunale dei ministri e che  poi aggiunge : «Mi spiace che tribunali italiani, oggi intasati, debbano perdere tempo per indagare un ministro che ha fatto quello che gli italiani gli hanno chiesto di fare». Come è noto il pattugliatore Gregoretti  della Guardia Costiera era stato fermo nel porto militare di Augusta (Siracusa) dalla notte del 27 luglio con a bordo oltre 100 migranti soccorsi in mare fino al 31 luglio quando era arrivato il via libera allo sbarco. «Cinque paesi Ue, Germania, Francia, Irlanda, Lussemburgo e Portogallo, più alcune strutture dei vescovi italiani si faranno carico di questi 116 migranti», aveva comunicato l’allora titolare del Viminale su Facebook. I pm avevano sollecitato l’archiviazione dell’inchiesta, ma i giudici Nicola La Mantia, Sandra Levanti e Roberto Corda hanno ritenuto necessario procedere. Il collegio è lo stesso che il 24 gennaio scorso aveva chiesto al Senato l’autorizzazione a procedere contro Salvini per il caso Diciotti. Il Parlamento in quell'occasione  aveva risposto negativamente, ma in carica allora c’era il governo gialloverde. Ora - con la maggioranza giallorossa - si pone una nuova questione e non è scontato che l’esito possa essere lo stesso della Diciotti. L’atto consegnato a Salvini è datato 12 dicembre e quindi la pratica sarà esaminata dalla commissione parlamentare il prossimo anno. In serata arriva però il siluro a Salvini dal suo ex alleato Di Maio oggi ministro degli Esteri e capo dei Cinque Stelle che annuncia: "Voteremo l'autorizzazione a procedere" . E spiega, durante la trasmissione Porta a Porta: "Quando un anno prima bloccammo la Diciotti, era perché l'Europa non ci ascoltava. Facemmo la voce grossa e poi riuscimmo ad ottenere la redistribuzione in altri Paesi europei. Un anno dopo, la redistribuzione funzionava, quindi il blocco della Gregoretti non fu un'azione decisa dal governo, ma dal ministro dell'Interno Salvini. In questo caso l'interesse pubblico prevalente non c'era, fu un'azione personale, tanto che dopo li fece sbarcare. Noi voteremo contro l'interesse pubblico prevalente".