Massiccio attacco di Hamas contro Israele: migliaia di missili lanciati da Gaza e irruzioni di terra con attacchi contro civili inermi

Sarà difficile per tutti restare neutrali dinnanzi alle immagini che arrivano dal medio oriente con decine di morti israeliani e centinaia di feriti dopo l’attacco improvviso che questa volta ha sorpreso l’esercito israeliano. Non servirà neppure ricordare lo stillicidio di soprusi subiti dai palestinesi, perché quando alla violenza si risponde con una violenza ancora più atroce e si teorizza l'annietamento totale non c'è ragione che tenga. Si parla di 5000 razzi lanciati da Hamas e di veri e proprie nuclei di terroristi che hanno attaccato villaggi in territorio israeliano. Il premier Netanyahau ha annunciato : “Siamo in stato di guerra” e ordina in risposta un massiccio attacco aereo che c’è da pensare sarà estremamente violento con notevoli effetti non solo sulle postazioni di Hamas ma sulla popolazione civile. Hamas si è preso la responsabilità di rompere la fragile tregua nei territori pur sapendo che i rischi per gli inermi saranno altissimi. “Oggi è iniziata la liberazione della Palestina è una giornata storica” ha affermato un dirigente della Jihad islamica palestinese in Libano, commentando l’offensiva di Hamas contro Israele. “La resistenza (palestinese) è passata dalla difensiva all’offensiva” dice Shakib al-Ayni parlando al quotidiano libanese L’Orient-Le Jour. “Questa operazione è l’inizio della liberazione della Palestina” ha detto il dirigente palestinese in esilio. Interessante è valutare le reazioni dei vari paesi a quanto sta avvenendo a partire da alcuni leader europei:

Il presidente francese Emmanuel Macron: “Condanno fermamente gli attacchi terroristici che attualmente colpiscono Israele. Esprimo la mia piena solidarietà alle vittime, alle loro famiglie e ai loro cari”.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz : “Oggi ci arrivano notizie scioccanti da Israele. Il lancio di razzi da Gaza e la crescente violenza ci sconvolgono profondamente. La Germania condanna questi attacchi di Hamas e sostiene Israele”.

Il primo ministro britannico Rishi Sunak: “Sono scioccato dagli attacchi di questa mattina da parte dei terroristi di Hamas contro cittadini israeliani. Israele ha il diritto assoluto di difendersi. Siamo in contatto con le autorità israeliane e i cittadini britannici in Israele dovrebbero seguire i consigli di viaggio”.

Il primo ministro olandese Mark Rutte : “Immagini spaventose da Israele. L’organizzazione terroristica Hamas sta conducendo un attacco senza precedenti contro Israele. Civili innocenti vengono attaccati dai terroristi. Questa violenza deve finire; Israele ha tutto il diritto di difendersi”.

Giorgia Meloni ha emesso una nota: “Il governo italiano segue da vicino il brutale attacco che si sta svolgendo in Israele. Condanna con la massima fermezza il terrore e la violenza contro civili innocenti in corso. Il terrore non prevarrà mai. Sosteniamo il diritto di Israele a difendersi”.

Ursula von der Leyen: La presidente della Commissione europea ha dichiarato su X, il nuovo nome di Twitter, di condannare “inequivocabilmente” l’attacco. “È il terrorismo nella sua forma più spregevole. Israele ha il diritto di difendersi da attacchi così atroci”.

Charles Michel: Il presidente del Consiglio europeo ha condannato anche gli “attacchi indiscriminati lanciati questa mattina contro Israele e il suo popolo, che infliggono terrore e violenza contro cittadini innocenti. I miei pensieri sono con tutte le vittime. L’UE è solidale con il popolo israeliano in questo momento orribile”.

Commenti stranamente convergenti o quasi da parte di Russia e Ucraina.

Il viceministro degli Esteri russo e inviato per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, ha dichiarato sabato a RIA Novosti che la Russia è in contatto con funzionari israeliani e palestinesi e chiede ad entrambe le parti un cessate il fuoco immediato.

Il Ministero degli Affari Esteri ucraino ha affermato in una nota che l’Ucraina “condanna fermamente gli attacchi terroristici in corso contro Israele, compresi gli attacchi missilistici contro la popolazione civile a Gerusalemme e Tel Aviv”. “Esprimiamo il nostro sostegno a Israele nel suo diritto di difendere se stesso e il suo popolo”, ha aggiunto.

Interessanti anche le reazioni in Medio Oriente:

Egitto: spesso mediatore tra le due parti, l’Egitto sta già cercando di trovare un modo per fermare lo spargimento di sangue. Il ministro degli Esteri Sameh Shoukry ha affermato di essere in comunicazione “intensa” con colleghi e funzionari internazionali per “fermare l’escalation in corso”, ha affermato il ministero in una nota.

Turchia: Intervenendo ad una conferenza politica, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che il suo Paese invita “le parti ad agire con moderazione alla luce degli eventi avvenuti questa mattina in Israele e a stare lontani da passi impulsivi che potrebbero aumentare la tensione”.

Arabia Saudita: il Regno ha affermato che sta seguendo da vicino la situazione “senza precedenti” e ha invitato “entrambe le parti a fermare immediatamente l’escalation. Il Ministero degli Esteri saudita ha affermato in un comunicato che sta ripetendo i suoi “precedenti e ripetuti avvertimenti sui pericoli che la situazione esploda a causa della continua occupazione e della privazione del popolo palestinese dei suoi diritti legittimi”.

Iran: un consigliere del leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha espresso sostegno all’attacco militante palestinese contro gli israeliani sabato, ha detto l’ISNA affiliato allo stato iraniano.