Legge sul reato di tortura passa alla Camera, si bloccherà al Senato?

Ma davvero nel nostro paese per avere provvedimenti spesso di buon senso serve sempre che arrivi qualcuno a darci una sberla. Si direbbe proprio di sì dato che il via libera al ddl che introduce il reato di tortura giovedì corso dell'Aula di Montecitorio dopo che per due anni galleggiava nella palude dei calendari parlamentari, fra l'altro non è finita, dato che il provvedimento passa ora all'esame del Senato dove i rapporti di forza fra maggioranza e opposizione sono diversi e quindi il provvedimento potrebbe avere vita tormentata. Insomma il giudizio espresso a “caldo” ad esempio da Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera vale certamente per questa fase, ma non è detto si condiviso dai colleghi senatori: "Un buon testo, equilibrato e al contempo rigoroso. Ha detto la Ferranti, un testo che non ha alcun intento punitivo nei confronti delle forze dell'ordine, ma che è giustamente severo nei riguardi di un reato odioso e grave come quello di tortura". "Auspico ora - aggiunge l'esponente del Pd forse per esorcizzare il prossimo blocco del provvedimento - un rapido passaggio a palazzo Madama in modo che già prima dell'estate potremo finalmente adempiere agli obblighi internazionali colmando cosi' un ritardo ancora più pesante dopo la sentenza di condanna della Corte di Strasburgo". Nel merito, il provvedimento approvato dalla Camera "mantiene l'impianto dato dal Senato ma configura meglio il reato - spiega Ferranti - recependo quasi letteralmente le indicazioni della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura. Aver individuato con puntualità gli elementi oggettivi e soggettivi della condotta eviterà improprie sovrapposizioni con altri delitti già puniti dal codice penale. E in più - conclude - abbiamo anche raddoppiato i termini di prescrizione". Il nuovo reato introdotto nel codice penale punisce con la reclusione da 4 a 10 anni chi cagiona a una persona a lui affidata sofferenze fisiche o psichiche. Previste le aggravanti per gli agenti. Le dichiarazioni estorte sono nulle.