IN GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO DEL MINISTRO DELL’ECONOMIA CON L’ELENCO DEI PAESI INCLUSI NELLA “WHITE LIST”

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 9 agosto scorso appone il sigillo formale all’accordo Italia –Svizzera sulle doppie imposizioni. Lo segnala il Deputato del Partito Democratico Alessio Tacconi, eletto nella Circoscrizione estero e residente in Svizzera.
“Ricordo - dichiara oggi Tacconi - che dopo anni di estenuanti negoziati che si erano spesso insabbiati nelle secche di reciproche incomprensioni e irrigidimenti, grazie al tenace e costante impegno dell'attuale governo nella lotta all'evasione fiscale e verso la normalizzazione dei rapporti economici e fiscali a livello globale, l’Accordo sulle doppie imposizioni era stato finalmente siglato il 23 febbraio 2015 e ratificato prima alla Camera e poi, definitivamente, al Senato il 20 aprile scorso”.
La ratifica dell’Accordo ha permesso di includere la Svizzera nella “white list”, nell’elenco cioè dei Paesi con i quali “risulta attuabile lo scambio di informazioni per evitare la doppia imposizione sul reddito”.
“La sempre maggiore armonizzazione delle relazioni fra Italia e Svizzera – sottolinea il deputato – viene considerata con crescente soddisfazione dagli ambienti economici dei due Paesi che, dal rinnovato clima di fiducia reciproca e di collaborazione in materia fiscale, potranno ricevere importanti stimoli per una più proficua collaborazione in ogni ambito economico”.
“L’Accordo con la Svizzera - aggiunge Tacconi - ha già dispiegato effetti positivi con la procedura della voluntary disclosure o collaborazione volontaria introdotta dalla legge 186 del 2014 che incoraggiando, appunto, l’emersione di capitali detenuti illegalmente all’estero ha prodotto un cospicuo tesoretto per le casse dello Stato. L’Accordo, in buona sostanza, è vantaggioso per la Svizzera in quanto esce dalla “black list” dei paradisi fiscali e consentirà alle sue imprese di operare con più facilità in Italia, ma è soprattutto vantaggioso per l’Italia che, con questo strumento di lotta all’elusione e all’ evasione fiscale, potrà recuperare importanti risorse”.
“Rimangono ancora da finalizzare alcuni importanti risvolti fiscali che interessano soprattutto i nostri connazionali residenti in Svizzera possessori di immobili in Italia o che, rimpatriati, detengono nella Confederazione i proventi del proprio lavoro: nei futuri negoziati previsti dalla Road Map siglata insieme all’Accordo del 23 febbraio 2015 bisognerà affrontare tali problematiche in modo da evitare doppie imposizioni sotto qualsiasi forma: in questo percorso sarà costante – conclude Tacconi – l’impegno mio personale e dei miei colleghi del PD eletti all’estero”.