EUROPA-AMERICA A PIEDI DALL’ISLANDA ALL’ALASKA

Tutti sanno che gli Usa si compongono di 50 Stati, ma non tutti che l'ultimo a entrare è stata l'Alaska, esattamente il 3 gennaio 1959. Fu venduta per un prezzo irrisorio dagli Zar agli americani alla fine del secolo scorso, ma soltanto dopo i russi scoprirono che possiede importanti giacimenti auriferi.

Ma sopratutto molti ignorano che è possibile, quando c'è bassa marea e le condizioni climatiche lo consentono, percorrere a piedi il tratto che unisce l'America all'Europa, cioè l'Alaska all'Islanda. Un lembo di terra coperto da meno di mezzo metro d'acqua.
Terra di giganteschi parchi e ghiacciai, l'Alaska si affaccia sullo stretto di Bering (l'esploratore che la scoprì a metà del Settecento) e dista soltanto 4 chilometri dalle due isole Diomede, la piccola appartenente agli States e la grande alla Russia. Passando però da una all'altra c'è una differenza di ben 21 fusi orari. A Nord c'è il Mar Glaciale Artico e a Ovest il confine con il Canada.
Abitata da alci, orsi bianchi, foche e trichechi, ha per capitale Juneau, che ha appena 6 mila abitanti. Molto più grande è Anchorage, scalo obbligato per i turisti che vi arrivano sempre più numerosi. In totale è comunque una terra grande quanto la Svizzera.
In un lontano passato era pressoché disabitata dato che l'uomo si sentiva inadeguato a quel clima. Facevano eccezione soltanto poche famiglie di cristiani puritani, insidiati però da spietati guerrieri indiani che trasformavano ogni incontro con i cristiani in un bagno di sangue. Recentemente sono stati scoperti 100 corpi decapitati nei loro giacigli. Una specie di Pompei dove, al posto della lava, aveva fatto strage il tomahawk.
Grande comunque il fascino dell'Alaska, dei suoi immensi parchi centenari, di gran lunga più grandi di quello di Yellowstone, e dei ghiacciai (150, il 14% del totale mondiale) che ne fanno un'Atlantide biologica e geologica sopravvissuta ai millenni.
Il paesaggio è di una bellezza drammatica: montagne dopo montagne, vulcani spenti accanto a vulcani attivi, ghiacciai dopo ghiacciai, grandi fiumi dopo vorticosi torrenti, laghi profondi fino a mille metri, valli moreniche e canyon color ghisa. Si passa dall'altopiano alla tundra, da una mandria di caribù a una lunga teoria di bisonti.
Un meraviglioso viaggio nell'ultima frontiera di una natura estrema.

AUGUSTO DELL’ANGELO

Augusto.dell@alice.it