Comitato per la Salvaguardia del territorio di Premariacco e Cividale, quale politiche su cave e discariche?

Il comitato per la salvaguardia del territorio di Premariacco e Cividale hanno emesso un comunicato stampa cion il quale si chiedono se le problematiche ambientali relative a cave e discariche sono finite  nel dimenticatoio della politica. "A fine maggio, si legge nella nota polemica, gli abitanti di Premariacco e di Cividale del Friuli saranno chiamati ad eleggere i nuovi amministratori. Dal materiale elettorale in circolazione che riportano gli intendimenti e le proposte delle varie squadre scese in campo con le date dei prossimo appuntamenti pubblici non c'è traccia del grosso problema delle cave e discariche della zona di Firmano; pure nel Forum organizzato la settimana scorsa da un giornale locale non c'è nessun riferimento. Dobbiamo constatare e denunciare che i disastri ambientale che hanno visto per
oltre vent'anni una mobilitazione popolare di notevole attività, con decine di iniziative, con denunce che avevano anche portato ad alcuni sequestri giudiziari delle vari attività di smaltimento non sempre regolare sono finite  nel dimenticatoio".
Il problema ambientale e sanitario non è sparito per incanto, continua la nota,  visto che ha lasciato in eredità un inquinamento delle falde da oltre 10 anni e nulla si sa su chi è il responsabile, quali interventi di bonifica siano stati attivati, chi deve intervenire o altro. Che fine ha fatto il progetto "Firmano Pulita" che prevedeva un risanamento della zona delle cave e discariche, si chiedono in sostanza gli esponenti del Comitato. Forse, chiosano,  ne hanno guadagnato solamente i professionisti che ci hanno lavorato
sopra proponendo soluzioni fantasiose ( laghetti, campi di golf, piste ciclabili, strutture ricreative, ecc...) e sprecando ben 2 milioni di euro stanziati dalla Regione Fvg dopo  anni di pressione del comitato per la
salvaguardia del territorio di Premariacco e Cividale sui politici regionale, provinciali e locali  del tempo.
Rimane una grande amarezza, conclude la nota,  oltre vent'anni di lotte per tutelare il territorio e la salute pubblica passate nel dimenticatoio. Ma non finisce qui, aggiungono gli esponenti del Comitato, alcune iniziative sono in cantiere per riprendere l'attenzione sul grave problema ambientale della zona e della salute pubblica.