Firmata la concessione di 60 anni al Molo VII di Trieste

Oggi è stata sottoscritta una concessione sessantennale alla Trieste Marine Terminal (TMT) del Molo Settimo del Porto di Trieste; nell'annuciarlo la presidente del Fvg, Debora Serracchiani precisa che: "Si tratta di un investimento privato estremamente importante che si accompagna a risorse pubbliche, tra cui i 50 milioni di euro sulla parte ferroviaria di Campo Marzio che permetteranno alle infrastrutture del Porto di Trieste di fare davvero un vero salto di qualità".

La concessione è stata firmata lo scorso 1° dicembre  da parte dell'autorità portuale anche se è stata resa nota solo oggi. Presente anche il commissario straordinario dell'Autorità Portuale Zeno D'Agostino, il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, l'azionista di riferimento di T.O. Delta (Società controllante TMT) e presidente di Italia Marittima Pierluigi Maneschi, e il presidente di TMT Fabrizio Zerbini.
La concessione sessantennale si accompagna ad un investimento di TMT, come ha reso noto D'Agostino, "pari a 188 milioni di euro, di cui una prima tranche di 100 milioni ha un preciso cronoprogramma". Si tratta di un impegno preciso, perché, ha evidenziato Serracchiani, "la concessione è stata condizionata alla realizzazione delle opere".

Zerbini ha illustrato gli interventi privati che si accompagnano alla concessione sessantennale a TMT del Terminal contenitori di Trieste, i cui traffici crescono sistematicamente dal 2003 (tranne il 2009) e che si candida sempre più a diventare l'anello di collegamento tra i mercati dell'Estremo Oriente e la porzione d'Europa che guarda a Est.
Il primo passo è l'allungamento di 100 metri per 400 metri di larghezza della banchina lato Sud, che vanta il maggior pescaggio del Mediterraneo (18 metri), in modo da permettere l'ormeggio contemporaneo di due navi da 14 mila Twenty-foot Equivalent Unit (TEU). Il secondo step prevede un ulteriore allungamento di 100 metri per 400 metri di larghezza, mentre altri 100 metri di lunghezza sono previsti nella terza fase, più 20 metri in larghezza, per consentire l'ormeggio delle navi feeder, quelle unità più piccole che possono collegare Trieste ai porti dell'Adriatico dai fondali più bassi.