YEMEN: L’UNHCR ACCEDE ALLA CITTÀ ASSEDIATA DI MOKHA E PORTA AIUTI DI EMERGENZA

Dopo settimane di intensi negoziati, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è riuscita a raggiungere il distretto sotto assedio di Mokha, nel governatorato di Taizz, nello Yemen occidentale, dove le ostilità si sono intensificate a partire da gennaio.
L’intensificarsi del conflitto ha costretto oltre 48.000 persone a fuggire dal governatorato di Taizz solo nelle ultime sei settimane. L’accesso degli aiuti umanitari a Mokha, una delle aree più colpite di tutto il governatorato e più sensibili, è stato particolarmente problematico a causa dei combattimenti incessanti e delle restrizioni agli spostamenti imposte dalle parti coinvolte nel conflitto.
Lo staff dell’UNHCR si è recato a Mokha la settimana scorsa e ha avviato le distribuzioni degli aiuti lunedì in un’area prossima alla zona dei combattimenti. Oltre 3.416 persone colpite dal conflitto hanno ricevuto dall’UNHCR beni non alimentari quali materassi, stuoie, coperte, utensili da cucina e secchi.
La maggior parte delle persone fuggite dalle ostilità si sono dirette verso altre aree del governatorato di Taizz. Le distribuzioni dell’UNHCR a Mokha sono state destinate a favore delle persone fuggite da altri villaggi del distretto.
Lo staff dell’UNHCR sul campo ha riferito che molte persone erano traumatizzate e vivevano in condizioni disperate, senza avere accesso ad acqua potabile e servizi igienico-sanitari e condividendo con le comunità di accoglienza locali le limitate risorse a disposizione. Alcune delle persone in fuga sono state accolte da famiglie locali, mentre altre hanno trovato sistemazioni all’aperto, senza alcuna protezione. Molte, fra loro, hanno raccontato all’UNHCR di come questa fosse la prima volta in cui ricevessero assistenza umanitaria tramite la distribuzione di beni.
Quest’ultima distribuzione dell’UNHCR integra quelle precedenti a favore delle ultimissime persone costrette a fuggire dall’intensificarsi delle violenze nel governatorato di Taizz. Oltre 18.151 persone costrette a fuggire di recente dal governatorato del Mar Rosso sono state, inoltre, assistite dall’UNHCR nei vicini governatorati di Al Hudaydah e Ibb.
A causa di una situazione militare estremamente instabile lungo il fronte occidentale dello Yemen e ostilità che non accennano a cessare, l’UNHCR si è, inoltre, assicurato un accesso ad altri sei distretti del governatorato di Taizz e così, nei prossimi giorni, potrà portare aiuti d’emergenza a più di 42.000 persone nei distretti di Dhubab, Al Wazi’iyah, Mawza, Al Ma’afer, Maqbanah e Mawiyah.
Nello Yemen centrale, dove 13.900 persone sono state costrette alla fuga dal recente riacutizzarsi delle ostilità nel distretto di Utmah, nel governatorato di Dhamar, l’UNHCR ha avviato la distribuzione degli aiuti a coloro che stanno facendo ritorno a casa. Le distribuzioni dell’UNHCR nel distretto di Utmah, cominciate mercoledì, raggiungeranno più di 7.700 persone ritornate in seguito al conflitto.
Il mese di marzo segna ormai due anni dall’inizio dell’attuale conflitto in Yemen e nell’arco di questo periodo l’11,3 per cento della popolazione del Paese è stata costretta ad abbandonare le proprie case. Le persone sfollate all’interno del Paese sono 2 milioni e un milione ha fatto ritorno a casa in condizioni precarie. L’84 per cento delle persone sradicate dalle proprie case risultano ormai sfollate da più di un anno e faticano a soddisfare i bisogni più essenziali quali l’accesso al cibo e all’alloggio.
Nonostante questa situazione prolungata e drammatica in tutto lo Yemen, le agenzie umanitarie, inclusa l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, continuano a non avere i fondi sufficienti per poter rispondere ai bisogni prioritari e alle emergenze che continuano a presentarsi. La risposta dell’UNHCR ai bisogni umanitarie più urgenti in Yemen, ad oggi è finanziata solo per il 10 per cento.