PERCHE’ ADDESTRANO I BAMBINI CHE POI ESPLODONO TRA LA GENTE

La macchina del terrore non conosce limiti. Bambini strappati ai giochi e alla vita e votati alla morte. Li chiamano “leoncini”, li reclutano e li addestrano per farli esplodere tra la gente e provocare stragi. Orrore.
Il recente massacro (oltre 50 morti) durante un matrimonio nella zona a maggioranza curda della Turchia è l'ultimo esempio di questa ignominia. L'ha compiuto un dodicenne che ha agito assieme al fratellino. Sembra che entrambi siano stati addestrati dal padre. Terrificante. Già c'erano stati alcuni attentati nei vari Paesi del Medio Oriente (a opera dell'Isis), in Afghanistan agli ordini dei talebani, in Nigeria organizzati da Boko Haram.
Bambini due volte vittime: prima perché strappati alle famiglie, poi perché mandati a morire tra gli innocenti.
Ma perché molti movimenti jihadisti ricorrono a questa odiosa 'pratica'? Per calcolo: i bambini sono infatti simbolo di innocenza ed è quindi più facile farli passare attraverso i controlli. I mandanti terroristi scommettono sull'indulgenza delle sentinelle e dei servizi di sicurezza. Infatti ritengono (purtroppo non a torto) che, di fronte ai minori, l'attenzione delle guardie sia meno forte.
Ma in Iraq, proprio l'altro giorno, non è andata così. Infatti un poliziotto ha scoperto un ragazzino che aveva una bomba sotto la maglia, quella dell'asso argentino e del Barcellona Lionel Messi.
I bambini usati come arma terribile, letale, inesauribile. Un 'modus operandi' che porta all'emulazione e alla 'celebrazione' propagandistica dei 'leoncini', indicati a esempio, modelli di lotta irriducibile.
Attentatori-suicidi 'ingaggiati' da reclutatori senza scrupoli, che 'pescano' tra i parenti e gli amici dei minori. Finora i bambini (quando sono nati conta poco) sono usati per attentati sopratutto durante le feste e i ritrovi, oppure i ricevimenti nuziali (come di recente nella zona curda della Turchia) perché è più facile introdurre qualcuno tra gli invitati.
In Siria e in Iraq ragazzini un po' più grandi sono mandati a morire alla guida di veicoli-bomba poi lanciati sulla folla. In questi ultimi mesi si è notato che l'età dei 'leoncini' sta scendendo in modo netto, magari per ovviare a qualche buco nei ranghi dei terroristi, date le loro recenti sconfitte.
La classifica dell'orrore è però guidata dai nigeriani di Boko Haram, che si spingono anche nei vicini Ciad, Niger e Camerun. L'anno scorso hanno organizzato e attuato ben 44 attacchi suicidi, un terzo del totale nel mondo. Con la percentuale di un bambino (qualcuno addirittura di 8 anni) su 5 attentatori.
Portati a coppie vicino a un mercato e poi fatti detonare con cariche attivate dai 'reclutatori'. Considerano in bambini come robot, non esseri umani, ma macchine per uccidere. Bombe he camminano. Anche donne, spesso prima rapite e sfregiate e poi mandate a morire e a uccidere.
AUGUSTO DELL’ANGELO

Augusto.dell@alice.it