IN VIGORE IL SOSTEGNO SPECIALE DELL’UE IN CASO DI CATASTROFI NATURALI

Gli Stati membri dell’Unione Europea colpiti da una calamità naturale potranno attivare uno speciale meccanismo finanziario dell’UE e finanziare le operazioni di ricostruzione con un tasso eccezionale di cofinanziamento dell'UE del 95% nel quadro di un programma di politica di coesione, anziché il tasso di cofinanziamento usuale del programma.
Il provvedimento, entrato in vigore ieri, è "un segno tangibile della solidarietà dell’UE; dell’Europa che si adopera per aiutare i suoi Stati membri nei momenti bui”, ha commentato la Commissaria per la Politica regionale Corina Cretu. “Il meccanismo può essere attivato ovunque nell’UE, fin dal primo giorno, a integrazione dell’assistenza del Fondo di solidarietà dell’UE".
La Commissione ha proposto questa modifica del regolamento sulla politica di coesione a seguito dei terremoti che hanno colpito quattro regioni dell’Italia centrale nel 2016.
Il Presidente Juncker aveva annunciato che l’UE sarebbe stata al fianco dell’Italia e dei suoi cittadini e avrebbe contribuito a ricostruire integralmente le zone danneggiate, compresa la Basilica di San Benedetto di Norcia.
Ora ogni Stato membro colpito da una catastrofe naturale può dunque attivare questa forma di sostegno dell’UE. Senza modificare il volume delle dotazioni del Fondo europeo di sviluppo regionale, ciò significa che una regione colpita da una calamità naturale il cui programma di politica di coesione prevede un tasso di cofinanziamento del 50%, come ad esempio la maggior parte delle regioni francesi e tedesche, potrebbe ricevere quasi il doppio dei finanziamenti dall’UE per finanziare i lavori di ristrutturazione.
I programmi con un tasso di cofinanziamento dell'UE dell’85%, come nella regione portoghese di Madeira, potrebbero ricevere un'integrazione eccezionale che farebbe risparmiare risorse pubbliche in tempi difficili. Gli Stati membri colpiti da terremoti, inondazioni, siccità e incendi boschivi possono attivare questo sostegno speciale dell’UE fin dal primo giorno di una catastrofe e per le catastrofi che si sono verificate dall’inizio dell’attuale periodo di programmazione, ossia il 1° gennaio 2014