Un ospite delle spiagge di Lignano è un prodigioso mutante. Studio internazionale sul verme “Macrostomum lignano” svela il miracolo della rigenerazione degli organi

 

Da oggi Lignano Sabbiadoro non sarà famosa solo per la sua spiaggia dorata, ma anche per la presensenza di uno strano animale mutante. Non parliamo ovviamente di un alieno o di un mostro da fumetto, ma di un innocuo verme, si chiama (Macrostomum lignano) osservato per la prima volta sulla costa adriatica appunto a Lignano Sabbiadoro.
Macrostomum lignano è un verme che ha la sorprendente abilità di rigenerare quasi tutto il proprio corpo a seguito di un trauma o una ferita. E proprio per questo ha sempre attirato l'interesse dei ricercatori di tutto il mondo. Oggi, finalmente, la scienza ne sa qualcosa di più: un'équipe di esperti del Cold Spring Harbor Laboratory (Cshl), coordinata da Gregory Hannon, ha infatti sequenziato l'intero genoma del verme, spianando la strada a ulteriori studi che potranno chiarire una volta per tutte la natura del suo bizzarro superpotere. Il lavoro è stato pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences e riposrtato nell suplemto scienze di Repubblica.
"Questo verme", racconta Hannon, "ha l'incredibile capacità di rigenerare ogni parte del proprio corpo, eccetto il cervello. Capacità che va ricercata, sia per il Macrostomum sia per altri vermi dalle caratteristiche analoghe, nel patrimonio genetico e nei meccanismi che regolano il funzionamento delle cellule staminali delle specie". In effetti, il lavoro degli scienziati ha svelato che M. lignano ha un genoma particolarmente complesso, costituito di una serie di sequenze ripetute che ne rendono particolarmente difficile l'analisi. "A livello genetico", spiega Michael Schatz, un altro degli autori dell'articolo, "questo verme non ha praticamente nessuna relazione con qualsiasi altro essere vivente. In questo senso, è un organismo davvero unico". Per decodificare un genoma così complesso, gli scienziati hanno usato una nuova tecnologia di sequenziamento - la cosiddetta long reading sequencing technology - in grado di "scansionare" il genoma fino a cento volte più dettagliatamente rispetto all'approccio tradizionale. Raccolti i dati sul patrimonio genetico del verme, i ricercatori hanno studiato i cambiamenti nell'espressione dei geni durante il processo di rigenerazione, per capire quali porzioni del dna innescassero le cellule staminali di M. lignano, attivando così il meccanismo di ricrescita di porzioni del corpo. "Questo organismo è ideale per studiare in che modo il genoma regola le cellule staminali", raccontano ancora gli autori del lavoro. "M. lignano, sostanzialmente, non è altro che una sacca galleggiante di cellule staminali, facilmente osservabili dall'esterno. Da quello che abbiamo scoperto, sembra che molti dei meccanismi di sviluppo degli esseri umani siano analoghi a quelli di questo organismo, e il nostro lavoro ci permetterà di capire quali di questi sono effettivamente coinvolti nella rigenerazione".