Trapani, nel Palazzo delle Poste liberty ristrutturato fregi sostituiti col polistirolo

“Nella facciata del Palazzo delle Poste di Trapani, durante il restauro, i fregi decorativi sarebbero stati sostituiti con delle copie ‘povere’ realizzate in polistirolo resinato. Considerato che stiamo parlando di un bene di notevole valore architettonico per la città - uno storico palazzo in stile liberty realizzato negli anni ‘20 - questi lavori così eseguiti sono da considerarsi a regola d’arte?” Se lo chiede la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Valentina Palmeri, che all’inizio di agosto aveva interessato del caso l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, il dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana e la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Trapani, chiedendo copia del progetto e relazione tecnica dei lavori di restauro. Alla luce dell’approfondimento progettuale, Palmeri ha presentato un’interpellanza urgente all’Ars e una nuova nota indirizzata agli enti coinvolti.“Nel progetto di restauro conservativo del Palazzo, di cui abbiamo avuto copia - spiega Palmeri - si parla di ‘compatibilità fisico-chimica con gli antichi materiali’ di ‘distinguibilità delle eventuali integrazioni, differenziandone i materiali rispetto ai manufatti originali’ e di ‘salvaguardia dell’autenticità’. La Soprintendenza ha autorizzato i lavori, ma dai documenti che abbiamo ricevuto non si evincono le effettive modalità con cui sono stati eseguiti, mentre da fonti di informazione abbiamo appreso che i fregi decorativi sarebbero stati sostituiti con delle copie in polistirolo resinato. Ho presentato quindi un’interpellanza all’Ars chiedendo di verificare se i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte, nel rispetto della normativa vigente e con l’obiettivo prioritario di tutelare nel migliore dei modi lo storico edificio”, conclude Palmeri. Fin qui la denuncia che arriva dalla stessa Sicilia, ma viene da chiedersi che fine abbiano fatto i fregi originali, non vorremmo fossero stati distrutti o "smaltiti" a favore di qualche costruzione privata come in passato è accaduto in altre parti del belpaese che rischia sempre di più di diventare "finto".