Tangenti e corruzione: arrestato il sindaco leghista di Legnano Fratus. Brutta giornata per Salvini sotto la lente della Corte dei Conti per uso “elettorale” dei velivoli della polizia

 

Gianbattista Fratus e Matteo Salvini. Foto dal sito LegnanoNews

La notizia battuta dall'Ansa questa mattina piomba sulla campagna elettorale come un fulmine non certo a ciel sereno. Il primo cittadino di Legnano, Gianbattista Fratus, è ai domiciliari da questa mattina come l'assessora alle opere pubbliche Chiara Lazzarini. In carcere invece il vicesindaco di Forza Italia Maurizio Cozzi. La giunta del Comune di Legnano da sempre roccaforte del Carroccio in realtà è caduta il 29 marzo scorso, dopo essere stata sfiduciata dalla metà dei consiglieri comunali, ma il sindaco Fratus – eletto con la Lega nel 2017 – non si è mai voluto dimettere. Per la Lega la città di Legnano ha un valore storico, legata alla figura di Alberto da Giussano, il condottiero leggendario, protagonista nel XII secolo della battaglia di Legnano contro l’armata imperiale di Federico Barbarossa. L’icona di Alberto da Giussano che capeggia sulle spillette di tutti i leghisti doc era parte integrante del simbolo della Lega Nord, fino a quando Matteo Salvini non ha deciso di eliminarla, col passaggio alla Lega nazionale. Tornando all'operazione anticorruzione che riporta le stesse accuse dell’inchiesta che la scorsa settimana ha portato all’arresto di diversi esponenti di Forza Italia sempre in Lombardia, gli uomini della guardia di finanza, da quanto si è saputo, si sono presentati alle 6 e 30 di questa mattina in Comune a Legnano e hanno perquisito quattro uffici in particolare, l’ufficio del sindaco Gianbattista Fratus, del vice sindaco Maurizio Cozzi, dell’assessore alle opere pubbliche, Chiara Lazzarini, è quello del direttore organizzativo Barbarese. Perquisite anche le sedi delle società EuroPa e Amga spa.
Gli arrestati sono implicati nell'operazione su turbata libertà degli incanti e corruzione elettorale, condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Milano, su disposizione della Procura della Repubblica di Busto Arsizio. A Fratus come accennato in apertura sono stati concessi gli arresti domiciliari così come all'assessora alle opere pubbliche Chiara Lazzarini.   L'indagine condotta dalla guardia di finanza di Milano è stata denominata dalla gdf 'Piazza Pulita'. Secondo le prime indiscrezioni in particolare i sindaco è accusato  di aver concesso un incarico presso una partecipata alla figlia di un candidato escluso al primo turno, in cambio dell'appoggio elettorale al ballottaggio.
La vicenda è molto pesante per la Lega perchè Gianbattista Fratus non è un amministratore qualsiasi se pur di un grosso comune da oltre 60000 abitanti è un fedelissimo del Carroccio e di Matteo Salvini, tanto da essere diventato segretario provinciale del partito. Classe 1962 ragioniere fino al 2013 ha lavorato nella società Autostrada Pedemontana nell'ufficio acquisti. Nel suo passato, di amministratore un incarico alla Provincia di Milano dove dal 2004 al 2009 è stato consigliere provinciale e membro della commissione Affari istituzionali. Prima di diventare sindaco è stato assessore sempre a Legnano con delega allo Sport e al Tempo libero. Palese imbarazzo di Salvini
che comunque si è tenuto sul,vago: "Non commento le indagini. Ho fiducia nei miei uomini e nella magistratura. Spero che tutte queste indagini che si stanno aprendo si chiudano in fretta per distinguere colpevoli e innocenti". Affondo invece del vicepremier Di Maio che parla di “Nuova tangentopoli”
"Sono molto preoccupato per i casi emersi in questi giorni di arresti e indagati tutti per casi di tangenti e corruzione, che hanno coinvolto sia la destra che la sinistra. C'è un'evidenza, ovvero che il sistema dei partiti continua ad essere fortemente inquinato, spuntano tangenti ovunque, giorno dopo giorno e la scelta in vista delle europee sembra essere sempre più chiara: il 26 maggio la scelta sarà tra noi e questa nuova tangentopoli".

Ma quello che arriva dalla Lombardia non è la sola brutta notizia odierna per Matteo Salvini, la procura del Lazio della Corte dei Conti ha confermato ci aver  aperto un fascicolo esplorativo sui voli effettuati dal vicepremier Matteo Salvini con mezzi aerei della Polizia. in sostanza fonti della procura confermano quanto anticipato oggi dal quotidiano la Repubblica, precisando che il fascicolo è in mano al viceprocuratore generale Bruno Tridico.  Un commento è subito arrivato da fonti definite "autorevoli" dall'Ansa:  "E' una strana faccenda, anche perché se è vero che la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo 'esplorativo' per accertare se abbia viaggiato su aerei ed elicotteri della polizia al di fuori dei fini strettamente istituzionali, allora significa che una piccola ombra da chiarire c'è. E' bene che lo faccia Salvini. E siamo sicuri che lo farà". Immediata la replica del ministro degli Interni: "Nessun abuso, nessuna irregolarità  nessun volo di Stato o della Polizia per fare comizi ma sempre per impegni istituzionali. Sfido chiunque a dimostrare il contrario".  Una sfida che c'è da pensare accetterà la procura.