Strategia Adriatico Ionica riunione a palazzo Chigi

Spazio marittimo integrato, Strategia Adriatico Ionica, modernizzazione degli aiuti di Stato, la situazione delle procedure d’infrazione riguardanti l’Italia e gli esiti del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Questi i cinque punti principali di cui si è discusso a palazzo Chigi nella riunione del Comitato interministeriale per gli Affari Europei (CIAE) del 19 gennaio scorso. All’incontro, convocato e presieduto dal Sottosegretario per gli Affari europei, Sadro Gozi, hanno partecipato il Vice ministro alle Politiche Agricole, Andrea Olivero, e i Sottosegretari agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova, alla Giustizia Cosimo Ferri, alla Difesa Domenico Rossi, all’Economia e alle Finanze Paola De Micheli, all’Ambiente Silvia Velo, ai Beni e le Attività Culturali Francesca Barracciu e agli Affari regionali Gianclaudio Bressa, nonché il presidente dell’UPI, Alessandro Pastacci, e il rappresentante della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e province autonome Andrea Ciaffi. I temi all’ordine del giorno rappresentano alcune delle sfide cruciali che il nostro Paese si trova ad affrontare e che sono state al centro dell’azione italiana durante il semestre europeo. Si è sottolineata l’importanza della Strategia Adriatico Ionica, sia in considerazione dell’attenzione con cui l’Italia guarda tradizionalmente ai Balcani occidentali, sia in considerazione dei progetti di interconnessione delle infrastrutture energetiche, che rappresentano una concreta tappa verso quell’Unione per l’Energia che rappresenta la terza area prioritaria dell’agenda strategica europea, come definita al CE dello scorso mese di giugno, e un’opportunità per una Europa più aperta e capace di accogliere e favorire gli scambi economici e di intelligenze in una logica sempre più inclusiva. Di pressante attualità inoltre il tema della modernizzazione degli aiuti di Stato, come definito dal nuovo regolamento generale che definisce il regime di esenzione, entrato in vigore dal primo luglio scorso. La filosofia di fondo di questa impostazione mira a focalizzare l’azione di controllo preventiva della Commissione in materia di aiuti di Stato ai casi a maggior impatto distorsivo della concorrenza, favorendo una responsabilizzazione degli Stati membri, all’atto della concessione degli aiuti, accompagnata da un’azione di controllo ex post su tale attività operata dalla stessa Commissione europea. In particolare, specie in riferimento gli aiuti di stato in occasione di calamità naturali, il Sottosegretario Gozi ha sollecitato "l’esigenza di pervenire al superamento di un confronto eminente articolato sul profilo giuridico tra le diverse Amministrazioni coinvolte per raggiungere una posizione condivisa sul controllo e il monitoraggio di questi aiuti", anche per dimostrare l’impegno dell’Italia al controllo di tutte le eventuali e future misure agevolative concesse in occasione di eventi calamitosi e generare nella “Commissione Europea una più favorevole considerazione dei casi pendenti". Sulle procedure di infrazione si registra un dato estremamente positivo: il numero a carico dell’Italia è sceso a 89, in assoluto il numero più basso mai raggiunto dall’Italia. Occorre continuare a vigilare e a lavorare tutti insieme, amministrazioni centrali e Regioni ed Enti locali, per risolvere ancora procedure di infrazioni su settori più critici (ambiente, fiscalità e dogane e trasporti). In conclusione il Sottosegretario per gli Affari europei ha voluto ricordare gli esiti del Semestre di Presidenza italiano. Esprimendo soddisfazione per i risultati conseguiti, Gozi ha tenuto ad evidenziare i risultati conseguiti dalla nostra Presidenza, sia sul piano politico nei Consigli, formali ed informali, sia su quello legislativo in occasione dei negoziati su specifici dossier.